Palazzo Italia, l’edificio simbolo dell’Esposizione Universale di Milano del 2015, ha vinto il premio ACI Excellence Award primeggiando su 58 opere in concorso. La cerimonia di consegna si è svolta a Philadelphia (USA) in una sala gremita con delegati ACI da tutto il mondo. Il premio è stato ritirato dal Presidente dell’ACI - Italy Chapter, prof. Roberto Realfonzo, dal Presidente Onorario, prof. Mario Chiorino, e dall’Amministratore Delegato del Gruppo Styl-Comp, Sergio Zambelli, anche a nome dello Studio Nemesi&Partner e di Italcementi. A Palazzo Italia è stata assegnato anche il premio speciale nella categoria “Decorative Concrete”, ovvero per il materiale – il cemento biodinamico creato da Italcementi – e per la tecnologia costruttiva del Gruppo Styl Comp, con i quali è stato realizzato il candido rivestimento esterno del padiglione italiano all’Expo di Milano.
“La giuria dell’American Concrete Institute (ACI), la più importante Associazione al mondo nel settore del calcestruzzo, che svolge una rilevantissima attività normativa e pre-normativa a livello internazionale, ha voluto premiare l’edificio e in particolare la sua complessità esecutiva e i materiali innovativi utilizzati. – ha commentato Roberto Realfonzo, Presidente di ACI Italy Chapter - La candidatura al premio è stata formalmente presentata dall’ACI –Italy Chapter che riunisce accademici, rappresentanti del mondo dell'industria e delle imprese e giovani ricercatori”.
Palazzo Italia è un esempio di come in architettura può esistere un’estetica della materia, se chi la progetta e la produce accetta la sfida costante della ricerca e dell’innovazione. L’edificio nasce da un “utopia concreta” dello studio Nemesi&Partners di Roma, che voleva rappresentare al mondo intero, la creatività, la bellezza e l’ingegno del Made in Italy. Il materiale utilizzato per la facciata, il cemento biodinamico, è la sfida raccolta da Italcementi che lo ha messo a punto in i.lab, il centro innovazione di prodotto, grazie a un team di 15 ricercatori e oltre 15.000 ore di ricerca. Il nuovo materiale presenta caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie rispetto alle malte classiche. È due volte più resistente alla compressione e due volte più resistente alla flessione, oltre ad avere un altissimo valore estetico grazie alla presenza di TX Active, il principio attivo brevettato da Italcementi, che ha raccolto, in questi anni, l’interesse e l’apprezzamento del mondo dell’architettura per la sua capacità “mangiasmog”. Tra il materiale e i progettisti, è stato fondamentale anche il ruolo del Gruppo Styl Comp, grazie al suo know-how implementato per l'occasione con innumerevoli innovazioni e invenzioni a vari livelli. A partire dall'ingegnerizzazione e dalla risoluzione costruttiva della facciata, attraverso l'ideazione di speciali casserature, tecnologie produttive e attrezzature su misura con le quali son stati realizzati oltre 750 pannelli che rivestono l’edificio. Tutti pezzi unici di circa 4 x 4 metri, piani, curvi o a doppia curvatura e bifaccialità della marmorea finitura. I pannelli sono stati installati con mezzi dedicati di nuova concezione, posizionamento georeferenziato e sistemi di connessione regolabili di BSItalia per garantire un accurato montaggio, con fughe regolari e continuità, tra i pannelli, dei sofisticati intrecci e delle modanature che caratterizzano questa strabiliante facciata.
“Questo prestigioso riconoscimento internazionale mi riempie di gioia perché premia il lavoro creativo, tecnico e di ricerca compiuto da aziende e professionisti italiani straordinari”, afferma Diana Bracco, che di Padiglione Italia a Expo Milano 2015 è stata Commissario Generale. “Gli architetti vincitori della Gara internazionale che volli per Palazzo Italia hanno saputo immaginare un edificio stupendo rivestito nella parte esterna da pannelli di un cemento innovativo che generava un effetto particolare, come una sorta di morbida pelle. Una magia che è stata ammirata da tutti Capi di Stato del mondo giunti a Milano durante il semestre espositivo. Il bellissimo progetto che rappresentava una foresta urbana”, conclude Diana Bracco “è stato anche un simbolo di un ritrovato senso di comunità nazionale e al tempo stesso di incontro con le altre nazioni”.