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27 marzo 2018

OPEN HOUSE MILANO, 5 e 6 maggio 2018

Lo skyline di Open House Milano si espande: parte la terza edizione con più di 100 siti architettonici in programma, approfondimenti, eventi speciali e visite guidate gratuite per tutti.
Torna l'edizione milanese di Open House, grande vetrina internazionale di architettura, che è nata a Londra nel 1992 e ha coinvolto nel mondo 37 città riunite nel circuito Open House Worldwide, con un programma ricco di novità. 
Sull’onda di una partecipazione sempre più trasversale, di adesioni spontanee e dell’importante contributo che l’iniziativa offre alla promozione del patrimonio architettonico milanese, la terza edizione presenterà nuove iniziative, collaborazioni e la possibilità di visitare oltre 100 siti in città. L’obiettivo è sempre lo stesso: riscoprire l’identità di Milano attraverso l’architettura e renderla così partecipata grazie all’apertura straordinaria di edifici usualmente non accessibili al pubblico per svelarne l’anima moderna e contemporanea, osservare da vicino le trasformazioni in atto che stanno ridisegnando il suo skyline e promuovere la ricchezza artistica e culturale che la caratterizza dall’antichità in poi. Il tutto grazie alla rete di volontari, oltre 300 nella scorsa edizione, che rendono possibili le aperture e le visite guidate.

Quest’anno l’iniziativa sarà patrocinata dall’Ordine degli Architetti di Milano che, tramite la sua Fondazione, selezionerà alcuni itinerari previsti nel programma di Open House, il cui completamento sarà valido per il conferimento dei crediti formativi professionali. 
Grazie alla collaborazione con Sofar Sound sarà possibile partecipare a gigs in location solitamente non utilizzate per ospitare concerti, per vivere l’architettura circondati dalla musica. I nuovi percorsi tematici, tra cui quello dedicato al recupero delle zone periferiche o quello che mappa luoghi dedicati alla public art, con l’apertura, ad esempio, del parco di arte pubblica Artline a Citylife, saranno tracciabili in ciascuno dei sei sestieri in cui Milano era anticamente divisa – Sestiere di Porta Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina – sulla base dei quali OHM delinea i vari percorsi di visita.