Come trasformare l'umanità da consumatrice di risorse del pianeta a produttrice di risorse?
A rispondere alla domanda è stato l’evento, organizzato da LAND in collaborazione con Porsche Consulting e Green City Italia.
Il talk ha riunito rappresentanti chiave del settore pubblico e privato presso la terrazza di Land, con l’obiettivo di condividere strategie per superare il concetto di transizione green e costruire un’economia sostenibile basata sul Natural Capital Accounting.
Al fianco di Andreas Kipar, co-fondatore e CEO di Land e membro della task force del World Economic Forum per le Nature-Positive Cities, e Josef Nierling, CEO di Porsche Consulting, il panel ha visto intervenire anche Elena Guarnone, Head of Sustainability di Edison SpA, Evelyn Oberleiter, co-fondatrice e CEO di Terra Institute, Mattia Mor, fondatore e CEO di Emotion Network, e Alessandro Bottarelli, Global Sustainability Leader per la divisione Electrification Smart Power di ABB. A moderare il dibattito, Silvia Botti, direttrice della One Works Foundation.
Il dialogo si è concentrato sulla portata trasformativa del Nature-Factory Manifesto, presentato per la prima volta in Italia dopo il successo riscosso all'ultimo World Economic Forum Annual Meeting di Davos. Questo documento offre a città e aziende una roadmap chiara ed efficace per adottare modelli di business Nature-positive, che non si limitino più a strategie compensative – focalizzate sulla riduzione dei danni ambientali – ma puntino attivamente a rigenerare gli ecosistemi, ripristinare la biodiversità e migliorare la qualità ambientale nel tempo. Alimentando nuove partnership pubblico-private Nature-positive, la sostenibilità genera un valore competitivo e condiviso sul mercato, misurabile e monitorabile nel tempo grazie al Natural Capital Accounting.
Secondo una recente ricerca del World Economic Forum, solo il 5% delle aziende nel mondo dispone di una Strategia di Natura strutturata. Tenendo conto deldeficit di investimenti pari a 700 miliardi di dollari per le nature-basedsolutions previsto da qui al 2030, integrare la Natura nei piani aziendali e nei report ESG diventa una priorità per un’economia più sostenibile e resiliente.