NOTIZIE

12 febbraio 2020

Milano-Cortina, 46 grandi opere per le Olimpiadi invernali

Allegato al dossier sulle Olimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina c’è un elenco di 25 opere «essenziali», 13 «connesse» e 3 «di contesto» che aspettano di essere realizzate in Lombardia. A queste si aggiungono le 21 opere definite «principali» dalla Regione Veneto.
Tra le essenziali spiccano per importanza il potenziamento del terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa; l’adeguamento logistico e tecnologico del collegamento da Malpensa alla stazione Centrale di  Milano; l’acquisizione di dieci treni per il potenziamento dei collegamenti Milano-Sondrio-Tirano. Tra quelle connesse ci sono il collegamento Lecco-Bergamo, la Pedemontana lombarda, il prolungamento della metro 4 di Milano da Linate a Segrate. Per il Veneto vanno invece realizzate, fra le varie infrastrutture, la variante di Longarone, la Variante di Cortina, il collegamento ferroviario Verona Porta Nuova-aeroporto Catullo, la linea ferroviaria Mestre- Castelfranco. L’elenco prevede sia infrastrutture in fase di rifacimento da parte delle società statali, sia quelle che rientrano sotto la giurisdizione delle Regioni, o delle concessionarie regionali, o di società a partecipazione regionale come Ferrovie Nord Milano. 

Il governatore lombardo Attilio Fontana nella lettera alla ministra De Micheli, ha spiegato che «la prima categoria (opere essenziali) riguarda le opere per l’accessibilità la cui realizzazione è prevista dal dossier di candidatura o che si rendono necessarie per rendere efficienti e appropriate le infrastrutture esistenti individuate nel dossier di candidatura come quelle che danno accessibilità ai luoghi olimpici; la seconda categoria (opere connesse) sono le opere necessarie per connettere le infrastrutture individuate nel dossier di candidatura; la terza categoria (opere di contesto) sono le opere la cui realizzazione integra il sistema di accessibilità ai luoghi olimpici e alle altre localizzazioni che verranno interessate direttamente o indirettamente».