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25 ottobre 2017

Manovra 2018: approvato il ddl di Bilancio

Approvata la manovra 2018: bonus verde, ecobonus, incentivi alle imprese e investimenti in infrastrutture. Dubbi per il bonus ristrutturazioni, POS obbligatorio quasi certo. La manovra vale 20 miliardi di euro, considerando anche il decreto fiscale collegato (DL 148/2017), pubblicato in Gazzetta e in vigore dal 16 ottobre. Grazie al decreto sarà rifinanziato il Fondo di garanzia per le PMI con 300 milioni di euro per l’anno 2017 e di 200 milioni di euro per l’anno 2018. 
Si tratta di una “manovra nel complesso limitata, con poche risorse, ma ben spese”, ha commentato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che, tuttavia la definisce “un punto di svolta nell’economia italiana." 

Bonus verde
Prevista un’inedita detrazione fiscale del 36% per la cura e irrigazione del verde privato (terrazzi e giardini, anche condominiali), coperture a verde e giardini pensili, lavori di recupero di giardini d’interesse storico. Il bonus varrebbe fino a 5mila euro di spesa. 

Ecobonus
Gli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici saranno prorogati, per almeno 5 anni (2018-2022) a favore dei condomini al 65% e per le singole unità immobiliari sempre del 65% per il 2018. Il tutto, però, verosimilmente con aliquote di detrazione commisurate agli obiettivi di efficientamento raggiunti. La detrazione per la sostituzione di finestre e l'installazione di caldaie a condensazione scende dal 65% al 50%. Per contro, l'Ecobonus sarà esteso agli interventi di rimozione dell'amianto. Tra le novità più importanti c’è la portabilità dell’ecobonus: come per incapienti e sismabonus, il credito per interventi su singole unità immobiliari può essere ceduto a terzi. Infatti, la possibilità di cedere a terzi il credito di imposta corrispondente alla detrazione fiscale sarà estesa anche agli interventi sulle singole unità immobiliari, non più solo per i lavori sulle parti comuni dei condomìni. I condòmini in generale possono cedere il proprio credito a imprese e fornitori, gli incapienti possono cederlo anche alle banche. 

Previsto anche un Fondo di garanzia da 50 milioni Mise-Ambiente che potrebbe mettere in moto 600 milioni di lavori in casa.