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24 luglio 2020

Living Cities, XVI edizione Europan

Europan lancia una call for cities, per ricercare siti da coinvolgere nella nuova sedicesima edizione del concorso, organizzato con il sostegno del CNAPPC e l’Ordine degli Architetti di Roma.
Il tema della competizione con cadenza biennale sarà “living cities”, ovvero “città da vivere” e, più precisamente, il contest punterà alla definizione di processi finalizzati alla rigenerazione dell’ambiente urbano attraverso la creazione di nuovi rapporti sinergici tra l’ambiente, la biologia, il tessuto sociale, quello economico, la cultura e la politica.

Europan 16 mira all’acquisizione di progetti realizzabili che propongano soluzioni di riqualificazione del costruito, dando contemporaneamente visibilità ad architetti e urbanisti under 40 chiamati a farsi avanti in questa direzione. Le “città da vivere” dovranno guardare a una serie di parole chiave, quali “interazione”, “coesistenza”, e “metabolismi resilienti e inclusivi”. I progetti, in particolare, dovranno superare il binomio cultura-natura e vedere nei lotti oggetto d’intervento degli ecosistemi complessi. Si dovrà puntare a minimizzare l’impronta ambientale e il consumo delle risorse non rinnovabili, preferendo il riciclo, tema affine alla lotta ai cambiamenti climatici e alla valorizzazione della materia organica ed energetica. Le azioni presentate dai partecipanti dovranno guardare anche a queste tematiche, preferendo il recupero e il riutilizzo.

Si dovranno proporre interventi finalizzati al ricorso a nuove pratiche e politiche inclusive contro le disfunzioni sociali proprie delle aree abitate e alla ricerca di azioni in grado di trasformare gli spazi segregati in luoghi di scambio e apprendimento, anche considerando l’eventualità di attivare processi di democrazia partecipativa.

Il primo step si concentrerà sulla ricerca di siti che necessitano di interventi di rigenerazione urbana, rispetto ai quali potranno presentare delle proposte enti pubblici o privati. I siti in questione saranno oggetto di sopralluogo attraverso cui verificare l’effettiva presenza dei requisiti richiesti dal contest.

I vari luoghi dovranno definire diverse aree in relazione alla loro scala, quella strategica e quella di progetto. I due ambiti, pur essendo complementari e influenzandosi a vicenda, presentano differenti peculiarità.

La prima, infatti, include un contesto più ampio, che riguarda anche elementi naturali, infrastrutture e mobilità. La seconda, invece, dovrà avere una scala più dettagliata.

Per ciascuna candidatura, inoltre, sarà richiesto di specificare la dimensione dell’operazione, indicando espressamente se l’intervento in questione interesserà una superficie piccola, media o grande.

Terminata la prima fase, si procederà alla definizione dei bandi, sulla base dei quali saranno lanciati i concorsi per i professionisti.


La call for cities si concluderà il 30 gennaio 2021.
Solo dopo questa fase si potrà procedere alla partecipazione dei professionisti, tra i quali saranno individuati, entro la fine del 2021, i vincitori.