La produzione, il trasporto e il montaggio costituiscono le fasi finali del processo di realizzazione di una costruzione prefabbricata e rappresentano due voci fondamentali della costruzione di un edificio in legno, sia dal punto di vista progettuale che da quello economico. Queste fasi vengono programmate accuratamente nel progetto di produzione, che viene redatto dal progettista solo dopo che il progetto strutturale esecutivo è stato approvato. Il progetto di produzione prevede la redazione di distinte di produzione e/o disegni di officina relativi ai diversi componenti, agli apparecchi di collegamento e agli altri possibili accessori. Per ogni elemento è necessario preparare un disegno accurato e quotato, che consenta di programmare i tempi e le fasi di montaggio in cantiere. Nel progetto di produzione vengono analizzati gli aspetti logistici ed economici delle varie fasi, dalla produzione vera e propria dei semilavorati in fabbrica sino all’edificio finito. Talvolta progettare una struttura con elevata modularità consente di contenere le dimensioni dei singoli elementi che la costituiscono, e di conseguenza i costi di trasporto. Questa soluzione, che spesso risulta ottimale anche ai fini della semplicità di realizzazione, può comunque comportare un costo per il montaggio a piè d’opera maggiore rispetto al caso in cui si prefabbrichino grandi elementi non necessariamente modulari (ad esempio pannelli in CLT di grandi dimensioni costituenti un’intera parete di facciata). Fondamentale è, come si è visto, il rilievo della corretta esecuzione delle strutture di fondazione da eseguirsi da parte del fornitore/esecutore, insieme al progettista e al direttore lavori.
I programmi di disegno tridimensionali utilizzati per la progettazione di un edificio in legno sono predisposti per trasferire alle macchine a controllo numerico i dati per la produzione degli elementi. La base di lavoro di tali programmi è la definizione precisa delle geometrie di ogni singolo componente della costruzione. Pertanto, variazioni apparentemente anche di poco rilievo, possono comportare la necessità di procedere alla rielaborazione complessiva del disegno iniziale.
Se il trasporto delle strutture in legno non presenta in genere problemi di portata, esso può presentare criticità relative alle dimensioni degli elementi. Lo scarico può essere effettuato a piè d’opera con i mezzi di sollevamento predisposti sul cantiere. Lo stoccaggio rappresenta una fase spesso breve, ma estremamente importante. In questo lasso di tempo i prodotti a base legno devono “acclimatarsi” senza però subire danni né tantomeno rappresentare fonte di pericolo per le persone presenti in cantiere. Fondamentale è la protezione degli elementi dall’umidità proveniente dal terreno e dall’acqua meteorica e, qualora i tempi di stoccaggio si potessero rivelare lunghi, l’impiego di teloni permeabili al vapore (traspiranti) ma impermeabili all’acqua piovana, al fine di evitare la formazione di condensa. E’ inoltre preferibile garantire la ventilazione su entrambi i lati degli elementi stoccati al fine di evitare l’insorgere di macchie e di muffe.
La preparazione dei pezzi in cantiere è normalmente più onerosa che in stabilimento, dove tagli, fresature, incassi, etc. possono essere eseguiti con macchinari appositi ed in condizioni più agevoli e sicure. Ciò significa non lasciare nulla all’improvvisazione in opera ma prevedere in fase di progetto, con sviluppo di dettagli e particolari costruttivi, tutte le situazioni peculiari che si verificheranno nell’ambito della realizzazione dell’opera. Spesso, ove gli spazi di cantiere sono limitati, non è possibile neppure procedere allo stoccaggio, ma sarà indispensabile coordinare perfettamente fase di approvvigionamento e fase di montaggio degli elementi, che avverranno in stretta sequenza.
Il montaggio rappresenta pertanto il momento di “verifica” della correttezza delle fasi precedenti: il corretto montaggio è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la buona riuscita dell’opera.
da Modulo 388