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17 marzo 2014

Legno: la prefabbricazione segna la via

Come si è anticipato, l’altro grande settore di punta del settore legno è quello relativo alla costruzione di edifici, anche pluripiano, ad alta efficienza energetica.
Nella letteratura tecnica, considerando che la denominazione è sostanzialmente correlata alla struttura portante delle pareti, spesso si incontrano diverse modalità di suddivisione dei vari tipi di costruzione in legno, ad esempio costruzioni di tipo “leggero” e costruzioni di tipo “massiccio”. La differenza fondamentale tra questi due sistemi costruttivi risiede nel fatto che, nelle costruzioni di tipo “massiccio”, lo strato isolante è solamente accostato alla struttura portante mentre, nelle costruzioni di legno di tipo “leggero”, isolamento e struttura portante si trovano nello stesso piano.
Contrariamente alle costruzioni di tipo leggero, nelle quali gli elementi portanti sono prodotti di tipo lineare accoppiati a pannellature sottili, in quelle di tipo massiccio vengono impiegati veri e propri pannelli portanti piani di grandi dimensioni. Inoltre, le costruzioni di legno di tipo massiccio non necessitano (di norma) di alcuna barriera al vapore e possiedono una massa più elevata e quindi anche una maggiore capacità di immagazzinamento di energia termica. Con entrambe le tipologie di sistema costruttivo è comunque possibile concepire liberamente sia le facciate esterne che il rivestimento interno.
Naturalmente i sistemi costruttivi di legno precedentemente descritti possono essere anche combinati l’uno con l’altro. Ad esempio si realizzano frequentemente abitazioni multipiano con pareti perimetrali realizzate con il sistema costruttivo leggero a telaio e solai invece realizzati con elementi di tipo massiccio.
Ad oggi la tipologia costruttiva più diffusa è ancora la costruzione intelaiata di legno, composta da elementi piani, risultato dell’assemblaggio di più componenti, formanti solai e pareti. Questo sistema è senz’altro di tipo più tradizionale e presenta caratteristiche tecniche e prestazioni meccaniche limitate rispetto ai sistemi a pannelli sottili e massicci, in particolar modo per quanto concerne la rigidezza nel piano dell’elemento. Di fatto, ogni apertura presente nella parete rappresenta un’interruzione dell’elemento strutturale e deve essere pertanto analizzata e studiata nel dettaglio. I sistemi a traliccio o a telaio (come il “balloon frame” e il “platform frame”) garantiscono di norma un maggiore isolamento nella stagione invernale, direttamente proporzionale allo spessore degli isolanti utilizzati, mentre le costruzioni con pareti massicce contribuiscono di certo al miglioramento delle prestazioni estive grazie alla loro maggiore massa che garantisce una notevole inerzia termica e un maggiore sfasamento e smorzamento dell’onda termica.
La costruzione intelaiata, considerata una tipologia strutturale composta da elementi di solaio e parete piani, non può tuttavia entrare a pieno titolo in questa categoria in quanto non è costituita di veri e propri elementi strutturali continui piani. Queste caratteristiche sono invece tipiche dei pannelli di legno massiccio a strati incrociati (Cross Laminated Timber). Le costruzioni in legno con elementi in CLT sono di piuttosto recente introduzione e presentano buone prospettive di sviluppo, grazie a diversi fattori tra cui l’eccellente stabilità di forma dei pannelli, il basso costo di produzione, l’avanzato grado di industrializzazione e prefabbricazione, la rapidità di montaggio in opera.
I pannelli CLT sono formati da più strati di tavole, sovrapposti e incollati uno sull’altro in modo che le fibre di ogni singolo strato siano ruotate nel piano del pannello di 90° rispetto agli strati adiacenti. Il numero di strati e il loro spessore può variare in funzione del tipo di pannello e del produttore. Il numero minimo di strati per ottenere un pannello CLT è tre, ma per ottenere un comportamento fisico e meccanico efficace sotto tutti i punti di vista e corrispondente alla definizione di elemento multistrato, il numero minimo di strati dovrebbe essere non inferiore a cinque. I pannelli CLT sono prodotti industrialmente e possono essere finiti superficialmente secondo le esigenze del singolo progetto o forniti allo stato grezzo per la lavorazione finale da parte del cliente, anche se l’uso del CLT quale elemento a vista è senz’altro possibile.
I pannelli per pareti e solai vengono prefabbricati in stabilimento mediante taglio computerizzato con macchine a controllo numerico e arrivano in cantiere pronti per il montaggio, già dotati di aperture per porte e finestre, alloggiamenti per travi ed architravi, lavorazioni per i giunti, forometrie per cavedi e attraversamenti impiantistici. 
Senza avere la pretesa di illustrare in questa sede tutti gli accorgimenti che è bene adottare quando si progetta un edificio di legno, è opportuno osservare che, come in ogni altra realizzazione, la cura del dettaglio e la scelta di soluzioni in grado di rispondere alle effettive aspettative del committente, è fondamentale. 
Per quanto concerne invece l’aspetto della tenuta all’aria dell’involucro, mentre nelle costruzioni tradizionali l’elemento in grado di garantire una certa ermeticità all’aria è spesso costituito da intonaco di finitura, nelle costruzioni in legno tale funzione è demandata a teli di tenuta all’aria, mentre sul lato freddo è di norma previsto uno strato costituito da teli impermeabili ad alta traspirabilità con funzione di di barriera al vento. Lo strato di tenuta all’aria è situato normalmente sul lato caldo dell’involucro e può assumere anche la funzione di freno al vapore. I punti critici, cioè più soggetti alle infiltrazioni d’aria, sono quelli di giunzione tra materiali diversi o in prossimità di spiragli aperti e non a tenuta nell’involucro edilizio. Per evitare l’interruzione di questi teli in corrispondenza di attraversamenti impiantistici viene solitamente realizzata una apposita controparete interna attrezzata, la cui funzione è specificatamente quella di integrare reti ed elementi quali tubazioni e passacavi. 
Un involucro in grado di garantire una elevata tenuta all’aria permette quindi di eliminare possibili fenomeni di condensativi all’interno degli elementi costruttivi, strettamente correlati al passaggio d’aria, ridurre le perdite di calore legate all’infiltrazione d’aria, garantire il buon funzionamento dell’impianto di ventilazione e permettere inoltre un buon isolamento acustico. 
E’ opportuno ricordare che un efficace controllo dell’umidità interna è legato anche al mantenimento delle  corrette condizioni igrometriche e di ricambio d’aria degli ambienti. A tal riguardo è fondamentale il corretto e consapevole utilizzo degli ambienti da parte dell’utenza stessa.

da Modulo 387
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