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21 luglio 2015

LEGISLAZIONE - Commissione Giustizia della Camera mette un freno ai "concordati truffa"

Garantito almeno il 20% dei debiti per proteggere i fornitori.

Chi ha fornito una prestazione all'azienda ammessa al concordato dovrà essere protetto.
Con la conversione del decreto, il cui termine scade il 26 agosto, il concordato preventivo dovrà coprire almeno il 20% dei crediti per essere ammissibile. La commissione Giustizia della Camera, nel testo del Ddl di conversione del decreto n. 83 del 2015 appena approvato per l'Aula, prova a ricomporre le distorsioni prodotte negli ultimi anni dalla procedura concorsuale. Non saranno più ammesse pratiche palesemente scorrette (tra cui le frequenti proposte di accordo all'1% o al 2%).
La novità più importante è contenuta all'articolo 4, che è stato interamente riformulato dalla commissione, rispetto all'ipotesi fatta dal Governo. Qui si prevede che «in ogni caso la proposta di concordato deve assicurare il pagamento di almeno il venti per cento dell'ammontare dei crediti chirografari». Modificata anche la disciplina del silenzio assenso. Spiega la relazione tecnica della Camera: «La disposizione che prevede, a fronte del silenzio dei creditori sulla proposta di concordato, che essi siano da ritenere consenzienti ai fini del computo della maggioranza dei crediti è soppressa». La terza ed ultima novità sostanziale ambisce ad incentivare la concorrenza nei concordati preventivi.

Testo completo del Dl 83/2015 approvato in commissione Giustiza al la Camera:
http://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_testo_pdl&idLegislatura=17&codice=17PDL0032680&back_to=http://www.camera.it/leg17/126?tab=2-e-leg=17-e-idDocumento=3201-e-sede=-e-tipo=