Cascina Triulza, primo edificio rurale ad essere ristrutturato con
attenzione alla sostenibilità in Italia, ha otteunto il livello Platinum
del protocollo LEED.
Nell’ambito degli obiettivi rivolti alla
sostenibilità di un grande evento come l’Esposizione Universale, Milano e
l’Italia si sono impegnate ad adottare una serie di misure finalizzate
alla progettazione del Sito Espositivo ed alla gestione del Semestre
espositivo. Tra queste vi era anche il rifarsi a standard internazionali
come i protocolli LEED per le costruzioni permanenti.
Nel
2011-12, durante le prime fasi di progettazione vera e propria, è stata
individuata Cascina Triulza come elemento del Sito particolarmente
rappresentativo, in quanto tradizionale costruzione rurale lombarda di
fine 800 dedicata originariamente ad ospitare le attività degli
agricoltori.
Proprio in quanto parte del patrimonio storico,
architettonico e ambientale costituito dalle cascine milanesi, nonché
complesso architettonico che sarebbe rimasto anche dopo l’esposizione,
Expo 2015 ha riservato un’attenzione particolare alla sua
ristrutturazione e al suo ampliamento.
Il progetto di
ristrutturazione è stato sottoposto al processo di certificazione
secondo il protocollo LEED Italia Nuove Costruzioni 2009 (Leadership in
Energy & Environmental Design), uno dei più ambiziosi in tema di
efficienza energetica, qualità ambientale dei materiali e vivibilità
degli ambienti interni e rilasciato dal Green Building Council US. Il
risultato, 80 punti conseguiti su un totale di 110, tanti da posizionare
a livello Platinum il progetto realizzato di Cascina Triulza, è
arrivato grazie ad alcuni precisi traguardi di efficientamento e
risparmio che hanno permesso a Cascina Triulza di essere il primo
esempio in Italia di ottenimento di un livello così alto nell’ambito di
una ristrutturazione rurale.
Sia la progettazione che il processo di
certificazione sono stati seguiti da esperti consulenti LEED AP
(Accredited Professional), professionisti riconosciuti a livello
internazionale dal Green Building Certification Institute (GBCI), così
da garantire il corretto svolgimento delle attività di costruzione e il
massimo risultato raggiungibile.
SOSTENIBILITA’ DEL SITO
La
stazione della metropolitana dista meno di 750 m dall’ingresso
principale di Cascina Triulza. Percorsi pedonali rendono facilmente
raggiungibile a piedi la Cascina dalla fermata della Metropolitana Rho
Fiera – EXPO, favorendo l’utilizzo dei mezzi pubblici al posto
dell’automobile privata. Questo aspetto permette di ridurre le emissioni
di CO2 in ambiente dovute ai trasporti da e per Cascina Triulza.
I
materiali utilizzati per le pavimentazioni esterne e le coperture sono
stati selezionati al fine di evitare l’effetto isola di calore,
responsabile dell’innalzamento della temperatura negli ambienti urbani e
dei cambiamenti microclimatici.
GESTIONE DELLE ACQUE
Grazie
all’installazione di impianti di irrigazione ad alta efficienza,
Cascina Triulza risparmia il 52% di acqua potabile utilizzata a scopo
irriguo. Sono stati installati riduttori di portata e rompigetto (1,4
l/min) sui rubinetti dei lavabi dei servizi igienici, che congiuntamente
alle cassette wc, garantiscono una riduzione del consumo di acqua
potabile di oltre il 48%.
ENERGIA E ATMOSFERA
Le
scelte progettuali civili ed impiantistiche intraprese per la
realizzazione della Cascina Triulza, come la coibentazione delle pareti e
della copertura, l’utilizzo di energie rinnovabili come i pannelli
fotovoltaici, il controllo dell’illuminazione artificiale e l’utilizzo
di apparecchi di illuminazione e condizionamento ad alta efficienza,
permettono il risparmio di oltre il 68% di energia elettrica rispetto ad
un edificio realizzato con tecniche costruttive standard. Inoltre,
l’installazione di circa 90 kWp di impianto a pannelli fotovoltaici in
copertura permette di coprire oltre il 64% di fabbisogno di energia
elettrica di Cascina Triulza. I quadri elettrici a servizio
dell’immobile sono stati dotati di contabilizzatori di energia in grado
di monitorare i diversi consumi energetiche dell’edificio. In questo
modo è possibile, tramite la raccolta dati, verificare le varie voci di
consumo, paragonarle ai consumi simulati tramite modellazione energetica
dinamica dell’edificio, e intervenire in modo mirato qualora si
riscontrassero dei consumi di energia non previsti. Grazie alla
sottoscrizione di un contratto apposito per la fornitura dell’energia
verde, il 100% dell’energia elettrica consumata dall’immobile Cascina
Triulza è certificato proveniente da fonti di energia rinnovabile.
MATERIALI E RISORSE
Grazie
ad un’attenta raccolta differenziata eseguita in sito durante tutto il
periodo di costruzione, oltre il 98% dei rifiuti prodotti in cantiere
durante la realizzazione della Cascina Triulza è stato inviato a centri
di recupero/riciclo delle materie anziché destinato a discariche e/o
inceneritori. Oltre il 17% del costo totale dei materiali impiegati per
la costruzione di Cascina Triulza è costituito da materiali riciclati.
Oltre il 75% dei materiali lignei impiegati per la costruzione è
certificato FSC (Forest Stewartship Council) a garanzia che il legname
utilizzato è stato ricavato da foreste a gestione sostenibile.
QUALITA’ DELL’ARIA INTERNA
Per
garantire i massimi livelli di qualità dell’aria interna, sono stati
installati sensori di CO2 all’interno dei locali a maggiore affollamento
e in corrispondenza della presa dell’aria esterna dell’ Unità di
Trattamento Aria a servizio dell’immobile. Durante tutto l’arco del
cantiere, al fine di garantire i massimi livelli di salubrità e qualità
dell’aria interna degli ambienti della Cascina, sono state eseguite
misure documentate per la protezione di tutti gli impianti di aerazione
dalla polvere, e per la protezione dei materiali da costruzioni
assorbenti (cartongessi, isolanti e legnami su tutti) dall’umidità e
dagli agenti inquinanti. Per la realizzazione dell’immobile, sono stati
utilizzati solo prodotti chimici basso emissivi, con ridotte quantità di
COV (Composti organici Volatili), responsabili dell’inquinamento degli
ambienti interni e causa di allergie e problemi respiratori. Tutti i
prodotti utilizzati in cantiere come colle, sigillanti, vernici,
impregnanti, primer, siliconi e prodotti in fibre lignee o legno
compositi sono stati verificati in modo tale che rispondessero ai
ristretti limiti di emissione stabiliti dalla certificazione LEED.