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23 gennaio 2013

Le infrastrutture alla Triennale di Milano

Strade, ferrovie, aeroporti, terminali di autobus o porti marittimi: le infrastrutture hanno permesso, sin dall’antichità, di dare forma al mondo, di agevolarne il suo funzionamento in termini di relazioni, vincoli, dipendenze. E’ su questa complessa rete di hub metropolitani che si articola la mostra “L’architettura del Mondo. Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi” in programma sino al 10 febbraio 2013 alla Triennale di Milano. L’esposizione si compone di quattro sezioni che mirano a fornire un quadro esaustivo della questione, illustrata tanto nella sua componente ingegneristica che architettonica: dalla storia, che costituisce il fondamento imprescindibile per  affrontare le dinamiche contemporanee si prosegue verso la definizione di un quadro geografico a scala globale, per focalizzarsi sull’accaduto nazionale e su quanto in Italia è in corso d’opera. Così un fil rouge di eccellenze congiunge i disegni di Le Corbusier per Algeri o Chandigarh, le opere di Saarinen per la stazione di Helsinki o di Poelzig per la diga di Klingerberg, l’impegno di Rino Tami nel Canton Ticino e la grande ingegneria italiana tra gli anni ’50 e ’70 ai più recenti modelli internazionali, con un focus specifico sui monumentali lavori promossi dalla linea dell’alta velocità del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiano.  
Infrastrutture di ogni tipologia, scala,continente declinano la tematica il cui vero obiettivo è quello di far capire ai visitatori come una progettazione attenta, basata sulla qualità architettonica, sulla multi funzionalità, sulla compatibilità ambientale, possa attribuire un valore aggiunto che influisce sul miglioramento estetico, ambientale e sociale delle città o dei territori in cui si entra in contatto.