Premiate il 7 marzo a Bergamo, nella nuovissima sede i.Lab progettata da Richard Meier, le vincitrici del concorso di architettura arcVision Prize – Women and Architecture. Medaglia d’oro della prestigiosa competizione tutta al femminile è l’architetto brasiliano Carla Juaçaba secondo il parere di una giuria di eccezione composta da Shaikha Al Maskari (Membro del Consiglio Direttivo dell’Arab International Women’s Forum), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (architetto francese titolare dello studio ODBC), Victoire de Margerie (Presidente Rondol Technology), Yvonne Farrell (Titolare con Shelley McNamara dello studio Grafton Architects), Samia Nkrumah (Presidente del Centro Panafricano Kwame Krumah), Kazuyo Sejima (titolare con Ryue Nishizawa dello studio di architettura SANAA), Benedetta Tagliabue (fondatrice con Enric Miralles dello studio di architettura EMBT), Marta Thorne (Direttore del Pritzker Prize).
La giuria, guidata dal direttore scientifico del premio Stefano casciani, ha assegnato menzioni d’onore alla spagnola Izaskun Chinchilla, all’indiana Anupama Kundoo e all’estone Siiri Vallner.
L’arcVision Prize intende essere un contributo allo sviluppo di una cultura della sostenibilità attenta alla figura femminile e al suo modo specifico di fare architettura con un’attenzione particolare all’uomo, alla città e all’ambiente. Obiettivo è la premiazione di una ricerca che dimostri attenzione alla tecnologia, alla sostenibilità, alle implicazioni sociali e culturali in contesti di particolare complessità.