Gli investimenti verso i gas ecologici e l’idrogeno sono stati al centro del forum “L’età green”, organizzato a Reggio Emilia con il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
La direttiva “Case Green” dell’Unione Europea? Deve valorizzare il know-how delle imprese che compongono la filiera casa, recependo indicazioni e richieste per raggiungere gli obiettivi. I bonus casa, indispensabili per avviare la decarbonizzazione degli edifici? Necessitano di un Testo Unico degli incentivi, riferimento univoco e chiaro per i professionisti del settore e per gli utenti finali.
Il convegno, che è stato un momento di confronto sulla transizione energetica in atto e sulla visione di alcune importanti realtà industriali, ha preso avvio dall’analisi di Alberto Montanini, Direttore Normative e Rapporti AssociativiImmergas e Vice-Presidente di Federcostruzioni. «Abbiamo 12 milioni di edifici che saranno interessati dalla direttiva “Case Green”, di questi circa 9 milioni sono nelle classi energetiche inferiori: E, F, G. Questa classificazione è obsoleta. Ovvero, non rispecchia l’impatto reale sull’ambiente in termini di decarbonizzazione. Si parla molto di hard to abate, pensiamo ad alcuni settori industriali come quelli del cemento o della ceramica. Bene, noi dobbiamo pensare anche ad un’altra categoria: ichallenging to abate, sfidanti da abbattere in termini di emissioni e consumi di energia. Mi riferisco al patrimonio edilizio. Dobbiamo affrontare le sue criticità e risolverle per raggiungere gli obiettivi fissati dalla politica europea. Federcostruzioni sta lavorando ad un Testo Unico degli incentivi».
Il Presidentedi Confindustria Emanuele Orsini.
«Il mondo delle imprese - ha evidenziato Orsini - è attento alla transizione energetica.Già nel 2018due aziende su tre si dichiaravano vicine all’ambiente, Nel settore del riciclo abbiamo raggiunto nel 2021 i target europei fissati al 2030. Non dobbiamo però perdere competitività nei confronti di chi non fa i compiti a casa. L’energia è un tema di sicurezza nazionale e di competitività.L’UE deve rimettere al centro la politica industriale». Orsini ha quindi rilanciato la necessità del nuclearedi ultima generazione.
Non bisogna restare ancorati al passato, ma guardare al futuro. È questo il contributo arrivato dalla Direttrice de “L’Astrolabio” e attivista, Rosa Filippini: «La speranza di una evoluzione equa per tutti i popoli è legata all’uso di tecnologie complesse, dove il nucleare, in quanto energia pulita, abbondante e a basso costo, si conferma il motore principale per uno sviluppo sostenibile e non distruttivo dell’ambiente naturale».