L’incompiuta potrebbe svolgere un ruolo anche nell’Expo 2030 che Roma si è candidata ad accogliere.
L’ abbandonata Città dello sport progettata dall’archistar Santiago Calatrava diventerà un polo per eventi: «Crediamo la Vela di Calatrava possa svolgere un ruolo nel Giubileo come polo di accoglienza e per alcuni grandi eventi dell’Anno Santo. Poi, che possa far parte dell’Expo e nel post esposizione. La vocazione dell’area sarà mista: scienza, salute e sport. Come si combineranno e quale sarà il progetto architettonico finale è oggetto di un lavoro in corso», queste le parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, durante l’incontro del 9 marzo nella sede della Stampa estera.
Il primo cittadino della Capitale vede nell’Esposizione universale, che Roma si è candidata ad accogliere nel 2030, un’opportunità per rivitalizzare la città: «Vogliamo che l’Expo parli di rigenerazione urbana e diventi un elemento per rigenerare un’area come Tor Vergata, piena di potenzialità con l’università e i suoi centri di ricerca ma con ferite urbanistiche da sanare e opere rimaste incompiute». Per ottenere quest’obiettivo, spiega Gualtieri, «servirà un coordinamento tra il lavoro che sta facendo l’agenzia del Demanio, ora proprietaria dell’area dove sorge la Vela, il Campidoglio e l’architetto Carlo Ratti. Vorremmo con questa sequenza, Pnrr, Giubileo, Expo, risolvere questo problema».
Inoltre, il sindaco di Roma annuncia un miliardo di investimenti su strade e scuole in tre anni: «Da qui al Giubileo stimiamo di mettere 500 milioni per la manutenzione della città, delle strade e dei marciapiedi. Stiamo predisponendo il più grande intervento di manutenzione della città da decenni. Stiamo per emettere 500 milioni sull’efficientamento delle scuole. Si tratta di 1 miliardo di investimenti tra scuole e strade che vogliono dare una scossa per il miglioramento della città».