A soli 26 anni, nel 1962 fonda la sua
prima impresa per la produzione di
travetti in cemento “tipo Varese” e manufatti
in cemento armato vibrato e
precompresso.
Nel 1969 sorge a Bastia Umbra il nuovo
sito produttivo per la prefabbricazione
pesante: nasce così Manini Prefabbricati,
connotando con il nuovo nome
lo spirito e l’identità dell’uomo che
l’ha creata. Nel 1971 inizia una stretta
collaborazione con l’Ing. Alberto Dal
Lago dello Studio DLC di Milano, uno
dei massimi esperti in strutture prefabbricate
a livello nazionale e con questo
sodalizio si apre una fase di ricerca, di
studio, di sperimentazione, di creazione
dei prototipi di tante strutture prefabbricate
che nel panorama nazionale
hanno lasciato un segno indelebile.
La produzione prende avvio con il sistema
costruttivo TAU per le sue caratteristiche
tecniche e per il suo rigore
formale, rappresenta una soluzione
strutturale di grande successo che
accoppia sicurezza e funzionalità di
elevato livello per destinazioni d’uso
industriali, artigianali e commerciali.
Il sistema, pur presentando nella copertura
un andamento parabolico, è
assimilabile alle strutture piane grazie
al limitato ingombro degli elementi di
copertura.
TECTON è il primo pannello di copertura
a doppia pendenza che vede
grande impegno nella progettazione
rigorosa dei particolari, nello studio dei
collegamenti tra gli elementi e nella
normalizzazione delle tipologie d’uso
e modulazione delle misure: il risultato
è un sistema con componenti di serie,
prodotti industrialmente, con interessanti
soluzioni tecnico-funzionali, d’uso
semplice e flessibile.
Il tegolo DALLA, realizzato e adottato
dalla Manini Prefabbricati per prima in
Italia, venne citato come il manufatto
più interessante della prefabbricazione
anche in sedi accademiche, è impiegato
per la formazione del solaio di copertura
del sistema Tecton che diventa il
più avanzato tra tutti i sistemi a doppia
pendenza.
Nel 1974 stupisce e scuote il mercato
il sistema TITANO che trova impiego
nella realizzazione di edifici di grandi
luci (fino a 52 metri) . La trave principale
è costruita in due conci simmetrici
prefabbricati assemblati in opera
mediante getto di sutura e successiva
post-tensione di cavi in acciaio armonico.
La grande larghezza dell’elemento
(2,5 metri) conferisce alla struttura una
notevole inerzia trasversale rendendola
così particolarmente adatta per costruzioni
in zone sismiche.
L’Ing. Alberto Dal Lago, nei primi anni
ottanta, inventa in stretta collaborazione
con Manini, il sistema costruttivo
ONDAL, la prima tra tutte le coperture
con tegoli alari a realizzare un tetto
interamente in cemento armato e l’esempio,
mai eguagliato, di struttura
prefabbricata progettata fin dall’inizio
per essere, come è stata, aggiornata
e modificata per rispettare le sempre
maggiori performance progettuali. Per
questo rivoluziona il mondo della prefabbricazione
di allora e ottiene riconoscimenti
da parte del Ministero dell’Industria,
settore Ricerca.
Il sistema Ondal nel corso degli anni
è stato arricchito con diverse varianti
sempre per rispondere alle mutate esigenze
del mercato: ONDAL + raggiunge
fino ai 32 metri di luce;
ONDAL NEW, caratterizzata dal pannello
sandwich, ha un peso più contenuto
e una conseguente riduzione delle dimensioni
delle fondazioni.
ONDAL POWERSHED, è un brevetto con
pannelli fotovoltaici integrati; l’assemblaggio
in cantiere attraverso un semplice
collegamento elettrico elimina
ogni operazione di posa in quota, con
vantaggi economici, estetici e di sicurezza.
ONDAL GREEN riduce in modo importante
i costi di riscaldamento e climatizzazione
grazie alla sua inerzia termica.
Coni suoi tetti verdi naturali, oltre che
per la riduzione dell’impatto ambientale
dell’edificio, nasce per il miglioramento
del microclima locale, per la riduzione
di isole di calore e per il filtraggio delle
polveri sottili.
I primi anni 2000, che vedono il progressivo
declino della prefabbricazione
in calcestruzzo, confermano che le
scelte fatte della Manini Prefabbricati
sono state vincenti: l’attenzione all’ambiente,
la sicurezza nei luoghi di lavoro,
la qualità, il rispetto quasi esasperato
delle normative, fanno ancora oggi un
punto di riferimento per il settore della
prefabbricazione. La strategia è sempre
stata quella di dare al progettista la
massima flessibilità sotto nell’aspetto
formale e distributivo garantendo peraltro
all’utenza i vantaggi economici e
qualitativi di un prodotto industriale.
La sperimentazione del BIOCEMENTO,
uno dei progetti più impegnativi e affascinanti
degli ultimi anni nel settore
della prefabbricazione industriale nel
mondo, vede Manini Prefabbricati
quale protagonista di un team di sviluppo
comprendente anche l’Universitat
Politècnica de Catalunya di Barcellona,
la multinazionale BASF e l’azienda
di prefabbricati spagnola Escofet. La
definizione di biocemento si riferisce
alla caratteristica unica di questo calcestruzzo,
che permette la crescita di
materiale vegetale sulla propria superficie.
Si potranno così ottenere pannelli
prefabbricati sui quali sarà possibile far
crescere lo strato vegetale.
Il più recente brevetto del 2018 è il
MANINI CONNECT: sistema per il monitoraggio
integrato delle strutture prefabbricate,
con una tecnologia proprietaria
basata sull’IoT.
Manini Prefabbricati si inserisce così da
protagonista nel mercato delle strutture
intelligenti, mostrando quanto sia
importante lo «smart manufacturing»
anche nell’ottica del monitoraggio
antisismico. Tra le prestazioni di Manini
Connect vi è, infatti, quello di poter
effettuare manutenzioni predittive secondo
i principi della gestione intelligente
delle strutture e di conoscere in
tempo reale il comportamento dell’edificio
in relazione agli eventi eccezionali
come sismi, trombe d’aria, alluvioni
conoscendo in anticipo l’eventuale
presenza di una anomalia attraverso
l’interpretazione dei dati rilevati.