I Mipim, tra i principali saloni dell'immobiliare mondiale, ha concluso la sua trentesima edizione con successo di risultati.
Durante quattro giorni (12-15 marzo 2019) la manifestazione ha riunito a Cannes, 3.100 espositori e 26.800 partecipanti, tra investitori, architetti, uffici tecnici, promotori, personalità politiche, collettività locali e costruttori, provenienti da oltre 100 Paesi. Un'occasione unica per scoprire i principali progetti architettonici e urbanistici internazionali in diversi settori — uffici, abitazioni, hotel, spazi commerciali, industria. Sui 180 principali progetti di questa edizione, la selezione si focalizza su tre operazioni emblematiche che prefigurano nuovi brani di città future associando visioni architettoniche innovative e concetti urbanistici responsabili. District 2020, Dubai (1): presentato da Nadimeh Mehra, vice-presidente di District 2020, il sito (3 milioni di m2) che integra il recinto dell' Expo 2020, offre un nuovo insieme urbano a uso misto ba-sato sulla sostenibilità, innovazione e interconnessione. I quartieri sono progettati per favorire un modo di vita equilibrato, con edifici di altezze contenute, intelligenti, flessibili, collegati tra loro e circondati da spazi verdi, piste ciclabili e percorsi pedonali. Citade Matarazzo nel cuore di San Paulo (2) è un altro progetto iconico sviluppato da Alexandre Allard. Si tratta della ristrutturazione di un vecchio ospedale, inscritto al patrimonio architettonico della capitale, trasformato in un luogo di vita tecnologicamente all'avanguardia, che riunirà su 5 ettari, commerci e cultura. Per questo progetto, Allard ha convocato pezzi grossi dell'architettura e del design, da Jean Nouvel a Rudy Ricciotti, Philippe Starck o i Fratelli Campana. Altro grande progetto presentato al Mipim, il Villaggio Olimpico e Paraolimpico Parigi 2024 (3) di Dominique Perrault. Sviluppato da una parte all'altra della Senna, il progetto accoglierà 2.400 alloggi e 119 000 m2 d'attività, uffici, attrezzature e servizi. Un progetto particolarmente emblematico, nato da una riflessione urbana a lungo termine, il quartiere offrirà, all'orizzonte del 2025 e in proiezione nel 2050, un nuovo brano di città.