22 maggio 2024

KONTRACTOR e la filosofia del costruire sostenibile

Sostenibilità non è un concetto astratto. È la capacità di trovare il giusto equilibrio tra le dimensioni E S G (Environment - Social - Governance). È l’abilità di tracciare una strada che conduca al benessere dell’individuo e al rispetto delle future generazioni.
Una vera e propria filosofia quella che muove il business di Kontractor, la divisione del gruppo KOPRON che si occupa di costruzioni chiavi in mano in qualità di General Contractor, che ha come obiettivo quello di dare concretezza alle tante dimensioni della sostenibilità attraverso la sua attività di costruttore.
La divisione, presente sul mercato dal 2016, si occupa di costruzioni e ristrutturazioni chiavi in mano in ambito logistico, industriale e commerciale con un’attenzione particolare verso la destinazione d’uso dell’immobile. 
Il core business è il Project Management attorno a cui ruota tutto il processo di studio e di costruzione di un edificio.
“I nostri immobili sono tutti Build-to-suit” afferma Ilaria Pasta, Responsabile Marketing e Comunicazione di Kontractor “perché sono costruiti “su misura” in base alle specifiche esigenze del cliente. Il nostro obiettivo è concretizzare il Design Intent del cliente/progettista, attraverso uno studio minuzioso dei bisogni del committente e dell’attività che andrà a svolgere all’interno dell’edificio costruito. La cura del dettaglio è ciò che fa la differenza!”
Un approccio alla costruzione di tipo qualitativo e non quantitativo. Dimenticatevi i classici computi metrici, surclassati, in questo caso, dall’analisi prestazionale del progetto e dalla ricerca delle soluzioni tecnico-economiche più performanti per quella specifica costruzione, secondo una mentalità più internazionale, che ben si sposa con gli interessi degli stakeholders che sono, spesso, fondi o sviluppatori stranieri.

E la sostenibilità come viene gestita?
Seguendo i protocolli delle certificazioni internazionali Breeam o Leed, che tracciano la road map per la costruzione di edifici il più possibile “green”. Ne sono un esempio la piattaforma last mile costruita a Udine per Goodman Italy e certificata Breeam Very Good, il G-PARK di Colleferro e il G-PARK di Anagni realizzati per lo sviluppatore GLP Italia e certificati Breeam Excellent.
La sostenibilità, tuttavia, è molto di più. Un immobile è parte di un ecosistema che comprende la comunità e il paesaggio con le sue caratteristiche.
Il rapporto con il territorio in cui l’immobile sorge ha, quindi, un’importanza decisiva nella filosofia aziendale di Kontractor e va “costruito” con cura partendo sempre dall’ascolto, in un’ottica di creazione di valore condiviso a vantaggio della comunità.
Per questo, Kontractor avvia un dialogo con le associazioni del territorio (prevalentemente del terzo settore), per attivare collaborazioni e iniziative di supporto al loro operato. È così che sono nate le relazioni tra Kontractor e HATTIVA LAB di Udine, CRESCENDO INSIEME di Colleferro, il CENTRO DIURNO DISABILI di Anagni.

L’obiettivo?
“Far bene facendo del bene” spiega Ilaria Pasta “costruendo non solo immobili, ma qualcosa di ancora più bello e duraturo. Ci piace l’idea di poter lasciare una traccia positiva e di costruire legami forti con il territorio, in ottica win-win”.
Un modus operandi che viene spiegato più dettagliatamente nel “Manifesto di Sostenibilità” presentato esattamente un anno fa sul mercato e definito dal team Kontractor “La carta d’identità in cui sono descritti i valori e la vision del team”.
Pubblicato su Modulo 448
Real Estate: KONTRACTOR by Kopron