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16 marzo 2015

Investimenti - Investitori tornano a interessarsi al real estate italiano

Hines compra, Prelios punta sulla gestione.

Gli investitori internazionali tornano a guardare al real estate italiano mentre a Cannes si apre il Mipim, uno dei più grandi eventi del settore. E particolare fermento si registra su Milano che da maggio, tra l'altro, ospiterà l'Expo. Al centro delle ultime operazioni c'è sempre la Hines di Manfredi Catella mentre a Piazza Affari Prelios resta sotto i riflettori anche in vista dell'obiettivo, confermato, di focalizzarsi sulla gestione immobiliare. Quanto ad Hines, dopo aver messo a segno, non meno di una decina di giorni fa, un colpo inaspettato con la cessione di Porta Nuova (dove hanno sede le Unicredit Tower) agli emiri del Qatar si è reso protagonista nel giro di ventiquattro ore di altri accordi per diversi milioni di euro. L'ultima annunciato è quello raggiunto con l'inglese Segro da cui ha acquistato, per conto di investitori istituzionali e per un totale di 118 milioni di euro, l'Energy Park di Milano. E sempre Hines Italia, per conto del Fondo Hines European Core ieri ha comunicato l'acquisizione per 37 milioni da BNP Paribas Real Estate di un immobile direzionale a Milano che è la sede della filiale italiana di Richemont. Tornando all'Energy Park si tratta di un parco suburbano di oltre 61mila metri quadrati a uso uffici, completato a metà del 2014 e che si trova a Vimercate (a meno di 20 chilometri da Milano). Tra i gruppi presenti Alcatel Lucent (33.000 metri quadrati e 1.700 dipendenti) e una serie di altre aziende internazionali innovative e specializzate nell'e-commerce e nell'high-tech come DNV, SAP, Nobel Biocare e Stanley Black & Decker. Su un altro fronte Prelios si sta ritagliando un ruolo nel panorama immobiliare puntando più sulla gestione come è nel caso dell'offerta per Porta Vittoria in cui l'ex Pirelli Re agisce per conto di un futuro acquirente senza, quindi, investimenti diretti. La società prevede di concludere quest'anno il passaggio definitivo a un modello di 'pure management company' proseguendo nel piano di dismissioni anche se vuole sviluppare pure progetti come quello dell'area ex Portello, sempre nel capoluogo lombardo. Prelios, che ha aggiornato il piano al 2017, non ha peraltro ancora definito una separazione effettiva della componente investimenti da quella dei servizi. Nel frattempo ha chiuso il 2014 con un rosso ridotto a 61,1 milioni (da -332,8 milioni del 2013): il miglioramento non basta ad evitare l'assemblea per reintegrare il capitale. In borsa intanto prosegue il buon momento del settore. Prelios guadagna un altro 8,8%, mentre la concorrente Gabetti fa un balzo del 14,6%.(ANSA).