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2 luglio 2021

Innovation Technological Center: lo studio SBGA Blengini Ghirardelli firma i nuovi ambienti di ricerca e sviluppo di AEC

La nascita dell’Innovation Technological Center accompagna la crescita aziendale e segna il completamento della sua struttura produttiva, un’area di 26.500 mq.
Il Lab, cuore del progetto, è volumetricamente composto da due parallelepipedi intersecati tra di loro con una superficie complessiva di 3000 mq. Questo edificio è stato concepito come uno spazio ideale per il lavoro in team che vede insieme tecnici e ricercatori. Tre i livelli di sviluppo. Al piano terra e al primo piano - dove si eseguono test ed esperimenti in simulazione a condizioni ambientali estreme - si susseguono una serie di laboratori a duplice e triplice altezza che si intersecano con mezzanini da cui è possibile controllare in sicurezza le fasi dei test. Queste geometrie nette e precise, la pulizia formale che tocca le proporzioni volumetriche e i rapporti pieni/vuoti si ripetono anche al 3° piano, dove si trovano gli uffici di ricerca. La copertura, mossa da contrafforti obliqui e scomposti, ospita un lucernario che convoglia la luce al centro dello spazio di lavoro. Più su, sulla copertura, sono posizionati gli impianti tecnici e i pannelli fotovoltaici coperti da un cornicione scuro che chiude e completa il discorso architettonico.  

Si gioca di simmetrie tra l’identità della committenza e lo stile del progetto. “La luminosità, il controllo ambientale, la sicurezza si intrecciano con l’estetica minimalista che è leitmotif di AEC. Il carattere funzionale degli spazi si allinea alla tecnologia che ospita, e il design rigoroso ne rispecchia l’affidabilità costruttiva” spiega l’architetto Giuseppe Blengini. 

La relazione tra ambiente esterno ed ambiente interno è cruciale. Il paesaggio circostante è interpretato come risorsa per creare un contesto rilassante, e migliorare la qualità della vita. Ampie finestre a nastro corrono sul lato ovest dell’edificio, in corrispondenza dell’ingresso principale a doppia altezza. Questa facciata vetrata trasmette un senso generale di leggerezza, fa circolare la luce naturale e accoglie il verde della campagna. Soluzioni pensate per trasformare l’idea stessa di fabbrica, per renderla un luogo di socializzazione, benessere, e spazio di eccellenza per lavoratori e visitatori. 

La facciata nord vede l’utilizzo di lastre “sinterizzate”, finitura nero grafite opaco, applicate con tecnologia meccanica a secco permettendo di ottenere quella che viene definita una facciata ventilata a scomparsa. 

Questa tecnologia, applicata ad un rivestimento di facciata ventilata a doppia pelle e derivante dall’utilizzo di carpenterie metalliche strutturali, sottolinea la ricerca tecnologica e della qualità totale ai massimi livelli su cui si fonda il progetto. 

Partendo dall’architettura che allinea i moduli della facciata continua (realizzata con una vetrata) con quelli della facciata ventilata, vengono fornite all’edificio delle prestazioni qualitative che, grazie alla composizione in massa a poro chiuso delle lastre, garantiscono il massimo isolamento termico, un’elevata resistenza ai raggi ultravioletti e il miglior comfort acustico interno. 

Il progetto di riqualificazione dell’aera si è esteso al ripensamento del sistema pedonale. Nuove passerelle permettono efficienti assi di collegamento in un’area di 5000 mq. In questo modo si sono ottimizzati i collegamenti ai padiglioni limitrofi che ospitano i sistemi oggi più innovativi di stampanti industriali 3D. Al lato opposto del Lab, è nato un altro edificio di due piani. Su un’aria dismessa è stata costruita una struttura di ospitalità: 500 mq che sono spazio spogliatoio e area mensa in grado di accogliere quotidianamente gli oltre 250 dipendenti di AEC. Anche per questo edificio il tema del comfort e del benessere abitativo è declinato attraverso le ampie vetrate che incorniciano il paesaggio agreste e inondano gli spazi di luce naturale.