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10 marzo 2014

INES LOBO VINCE L’ARCHIVISION PRIZE – WOMEN AND ARCHITECTURE 2014

È Ines Lobo la vincitrice della seconda edizione dell'arcVision Prize - Women and Architecture, premio internazionale di architettura al femminile istituito da Italcementi Group. La giuria l’ha scelta all’unanimità quale architetto versatile, riconosciuta per la sua capacità di lavorare su diverse scale, integrando nuovi edifici nell’esistente tessuto urbano e risolvendo in modo creativo problemi architettonici complessi.

L’architetto portoghese è stato scelto con entusiasmo dalla Giuria composta quest’anno da Shaikha Al Maskari (imprenditrice di Abu Dhabi e membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello Studio Odile Decq di Parigi), Louisa Hutton (inglese, socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Maniratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana), Samia Nkrumah (ghanese, presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Kazuyo Sejima (titolare con Ryue Nishizawa dello studio d’architettura SANAA di Tokyo), Benedetta Tagliabue (socia fondatrice con Enric Miralles dello studio d’architettura EMBT di Barcellona), Martha Thorne (statunitense, direttore Pritzker Prize), Elena Zambon (presidente dell’azienda farmaceutica italiana Zambon Spa).

L’arcVision Prize – in sintonia con la vision imprenditoriale di Italcementi – punta a sostenere l’innovazione e la sostenibilità dei progetti e delle realizzazioni presentate, con una particolare attenzione per gli standard di innovazione tecnologica, qualità ambientale, economia delle risorse, responsabilità sociale, ricerca funzionale ed estetica.

“Nuove concezioni progettuali, approcci diversi ai materiali e ai processi costruttivi, conservazione dell’ambiente naturale, attenzione ai valori sociali e culturali dell’area di intervento. Raccontati attraverso le esperienze professionali di progettiste di tutto il mondo, che di tutto il mondo hanno portato tecniche, sensibilità estetica e colori diversi. Con questo premio – ha sottolineato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italcementi – vogliamo mettere in evidenza la visione al femminile di un’architettura che cambia e si plasma su nuovi modelli sociali e umani”.

L’assegnazione del Premio si è tenuta il 7 marzo a Bergamo nella cornice di i.lab, il centro ricerca e
innovazione di Italcementi, progettato da Richard Meier, un’architettura, che rappresenta, essa stessa, una sintesi delle migliori soluzioni, tecnologie e materiali nel campo delle costruzioni; nella short list 21 progettiste provenienti da 15 Paesi: Austria, Cile, Egitto, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Italia, Marocco, Portogallo, Spagna, Svizzera, Thailandia, USA.