Alle nuove conquiste tecnologiche l’architettura risponde a tono: tecnologia con tecnologia, contemporaneità con contemporaneità, dinamismo con dinamismo. Alle precise richieste di nuove strutture urbane per la TAV le archistar non si sono risparmiate, proponendo luoghi adeguati ad ospitare il “fiore all’occhiello” della società ferroviaria italiana. Il trasporto su binari ad alta velocità, il suo impatto sul paesaggio, la sua inedita fruizione, impongono progetti in grado di declinare le esigenze e di restituirle in forma concreta, impattando il territorio con impianti di notevole complessità. Roma, Firenze, Napoli, Torino sono i punti più caldi nel piano di revisione italiano del sistema infrastrutturale, le città dove si realizzerà quel tanto atteso sposalizio tra forma e funzione. La stazione “Torino Porta Susa” è una delle prime previste dal quadruplice programma bandito da FS. E proprio qui inizia ormai a delinearsi una galleria di acciaio 385 metri, una sorta di tunnel d’avanguardia che emerge come una esplicita dichiarazione di intenti. Intenti di tradurre nella materia quel dato tecnologico tanto urgente da essere improrogabile, di plasmare il corpo architettonico sulla linea di una morfologia cinetica. Il dinamismo forgia letteralmente la sagoma dell’edificio, che rinuncia ad una linea di gronda continua ed uniforme per valorizzare la dimensione aerodinamica del moto dei convogli metallici. La società di architettura francese Arep, presieduta da Jean-Marie Duthilleul e Etienne Tricaud, insieme al progettista Sivio D’Ascia hanno pensato “Torino Porta Susa” come uno scrigno in acciaio e vetro parallelo all’andamento dei binari. Al di sotto della membrana trasparente energeticamente efficiente ( il tunnel, realizzato con lastre in vetro che consentono la ventilazione naturale, è rivestito di pannelli fotovoltaici) si articola una hall urbana, accessibile, disponibile, pubblica: un prolungamento attrezzato dello spazio stradale che cela, nel suo sotterraneo, la complessa macchina infrastrutturale di arrivi e partenze, scambi, traffico ferroviario. Luogo di incontro e rinnovata identità urbana e territoriale, la stazione della TAV piemontese sarà probabilmente conclusa entro la fine di questo anno solare, quando diventerà una delle prime icone realizzate della ammirevole linea di trasporto nazionale.