Il retail è da sempre un focus importante nell’attività progettualedi Lombardini22. A testimoniarlo è il volume, sviluppato in collaborazione con Hoepli, disponibile in libreria da gennaio 2018.
Progettare il retail. Un percorso attraverso le forme dei centri commerciali di Paolo Facchini e Adolfo Suarez Ferreiro, a cura di Michele Calzavara, è un ibrido tra l’espressione di un sapere (di chi progetta) e l’interpretazione di un’esperienza (di chi attraversa e percepisce gli spazi progettati). È il punto di vista di una società di progettazione che opera da tempo nel settore retail e racconta i punti salienti di un processo, di una metodologia progettuale, attraverso l’illustrazione di alcuni casi selezionati, con un taglio anche emozionale. Si sviluppa per ramificazioni progressive e zoom in sequenza: un espediente attraverso cui navigare dalla visione ampia della scala territoriale ai dettagli delle diverse componenti che formano un centro commerciale. A ogni livello traspare un elemento fondamentale: il progetto dello spazio, da vivere e abitare con ilcorpo e con i sensi e, soprattutto, sempre concretamente declinato in un luogo. L’importanza del luogo, quindi, anche perun tema che è forse il primo e più emblematico rappresentante dell’ubiquità globalizzata: gli “spazi del consumo” e le loro tipologie architettoniche.
Il commercio è alla base della civiltà, ne rappresenta uno specchio di vitalità e di cultura. Quella che si vive in uno spazio retail è un’esperienza che va oltre il semplice acquisto: attiva emozioni, il vissuto e i valori non espressi delle persone che vi lavorano e frequentano gli spazi. Il tema è progettuale, sociale e anche meramente economico. Mantenendo fermi i parametri che rappresentano l’essenza stessa dell’architettura: la definizione con la massima cura di tutte le voci che concorrono alla qualità ambientale formale (interior design) e alla tecnica (acustica e illuminazione). Le grandi superfici si stanno riqualificando, riducendosi e accogliendo nuovi player, integrando il mondo digital, la ristorazione, e affiancando servizi e occasioni di consumo al loro interno: un interno più caldo, variamente connotato. Ora l’attrattività del centro commerciale è data da tutti gli spazi, in particolare sono le parti comuni a caratterizzarli come luoghi di esperienza. Gli spazi più cadenzati offrono un’esperienza più ricca e più articolata. A livello progettuale, quindi, ora i layer di complessità sono aumentati. La sfida è più grande e stimolante.
L’esperienza deve essere immersiva e densa di significato autentico e genuino, sempre oltre l’estetica: uno spazio ben progettato accoglie persone, rituali e culture per costruire, arricchire e incoraggiare nuove forme di esperienza.
Il volume Progettare il retail. Un percorso attraverso le forme dei centri commerciali, già adottato da alcune università italiane, rappresenta un catalogo selettivo di progetti,una mappa concettuale, un glossario metodologico, un taccuino di schizzi e di appunti.
Con le parole di Luca Tamini (Docente di Progettazione urbanistica di strutture commerciali Responsabile URB&COM Lab – Laboratorio Urbanistica e Commercio del Politecnico di Milano): “Lo stile della pubblicazione alterna infatti elementi di strategia progettuale con la restituzione di una molteplicità di dettagli (dalle aree pubbliche e dai portali ai layout e ai tempi di permanenza nelle Food Court) e di inediti approfondimenti tematici (dalle neuroscienze al way finding), utilizzando citazioni di autori della letteratura internazionale (da Victor Gruen a SITE, da Coleman a Rem Koolhaas) e alcuni casi di studio emblematici di enclosed Mall. La ricerca di Lombardini22 conferma la complessità del disegno degli spazi retail orientato sia da criteri di qualità architettonica, urbanistica e di integrazione spaziale e sociale, sia dalla consapevolezza dei progettisti della decisa rilevanza pubblica e identitaria delle nuove centralità commerciali e della necessaria complementarietà con le dinamiche territoriali e urbane. Le pagine [...] rappresentano un utile e importante contributo qualitativo – non solo tecnico – a temi emergenti e plurali connessi sia alla rigenerazione delle strutture commerciali esistenti (retailoring retail), sia al progetto di nuovi super-luoghi sempre più inclusivi, tecnologici e sostenibili che caratterizzeranno lo scenario del tempo collettivo del prossimo futuro”.