Il Sistema costruttivo a secco rappresenta la tecnologia “universale” adatta a risolvere la maggior parte delle problematiche termiche ed acustiche del tessuto edilizio esistente e la messa in sicurezza di tutti gli edifici soggetti ad elevata affluenza come centri commerciali, ospedali e scuole. La Tecnologia costruttiva a secco, con le sue caratteristiche intrinseche, si presta perfettamente a vestire i panni di “guscio di sicurezza negli edifici”.
Nel caso degli edifici esistenti, il
fenomeno frequente di “sfondellamento
dei solai” (purtroppo
spesso alla cronaca nelle scuole)
- che comporta il distaccamento dell’intonaco
e delle porzioni di alleggerimento
dei solai latero-cementizi (pignatte) -
genera un pericolo istantaneo di caduta
dall’alto di superfici con pesi nell’ordine
di 50-60 kg/mq, mettendo a repentaglio
gli utenti dei locali.
Distaccamento legato a diverse concause,
quali ad esempio: le eccessive frecce
dei solai latero-cementizi e degli elementi
di alleggerimento in laterizio, gli
stress termici, l’ancoraggio di controsoffitti
ai medesimi elementi non strutturali,
e così via.
Questa criticità, riscontrabile statisticamente
quasi nella metà delle scuole
italiane (gli ultimi dati si attestano al 40
% dei casi), si può individuare mediante
“test meccanici di battitura dei solai”
oppure mediante screening acustici che
rilevano il “suono sordo” critico del solaio
stesso. In alcuni casi emergono delle
cavillature evidenti incrociate che segnalano
l’imminente pericolo.
Il fenomeno viene risolto con un controsoffitto
di sicurezza “
anti-sfondellamento”
– codificato e brevettato da
Vanoncini SpA - in grado di placcare
l’intradosso del solaio esistente mediante
un “sistema a rete” composto da lastre
di gesso rivestito fibrato e da profili
metallici leggeri. Sistema ancorato puntualmente
nella parte compressa (superiore)
dei travetti portanti del solaio
ed eseguito pressochè in aderenza in
modo da diminuire drasticamente l’aumento
“dinamico” del carico di caduta.
In questo modo con un opera di sicurezza
leggera (di peso circa 20 kg/mq)
applicata al di sotto di un solaio massivo
(di peso circa 250-300 kg/mq) si contrasta
definitivamente qualsiasi caduta
improvvisa dovuta allo sfondellamento.
Il tutto senza opere di demolizioni
dell’esistente.
Tale esempio applicato e consolidato
dagli anni ‘90 ad oggi in centinaia di edifici
pubblici e privati dimostra quanto
questa tecnica sia adeguata agli interventi
di messa in sicurezza degli stabili
esistenti, laddove non sia percorribile ed
economicamente sostenibile demolire e
ricostruire un edificio con tutti i criteri di
sicurezza previsti da normativa.
La resilienza del sistema
costruttivo a secco
Quali sono le caratteristiche che rendono
la Tecnica costruttiva a secco ideale
per queste delicate applicazioni?
Il Sistema è costituito da orditure metalliche
leggere (con spessori vicini al
millimetro) con elevate caratteristiche
elasto-plastiche - in parole povere altamente
deformabili - legate tra di loro da
lastre altrettanto leggere (in pochi centimetri
di spessore) di controventamento
statico con numerosi fissaggi puntuali.
Un sistema costruttivo “a rete” molto
leggero e resiliente che “si piega ma
non si spezza” di fronte ad elevati stress
meccanici. Stress condotti nei laboratori
dei principali produttori per verificare il
comportamento di pareti, contropareti e
controsoffitti stratificati a secco di fronte
a sollecitazioni meccaniche puntuali, distribuite
e azioni sismiche simulate.
Negli edifici nuovi opportunamente dotati
di una struttura statica sismo-resistente
quale ad esempio:
• telaio in carpenteria metallica (esile e
leggero)
• telaio in carpenteria lignea con opportune
connessioni metalliche
• telaio in cemento armato
• telaio ibrido composto da alcune o
tutte le tipologie precedenti
occorre progettare e realizzare l’involucro
interno (pareti divisorie, solai interpiano)
ed esterno (pareti perimetrali,
copertura) interamente stratificato a
secco con pesi decisamente ridotti ed
elevata capacità dissipativa al fine di limitare i danni umani, materiali e le conseguenti
perdite economiche in caso
di sisma. La sicurezza in questi termini,
nelle nuove costruzioni, è un requisito
prioritario e deve essere applicata
a tutti gli elementi tecnici che potrebbero
danneggiarsi, compromettendo la
tutela degli occupanti e delle loro vie di
fuga. Inoltre è fondamentale che involucro
interno ed esterno siano progettati
e realizzati in opera con le opportune
connessioni - intrinseche al Sistema a
secco - in modo da poter assorbire le
deformazioni della struttura portante
soggetta all’azione sismica come fossero
un “ammortizzatore” applicato agli elementi
del guscio edilizio.
Per quanto riguarda invece gli edifici esistenti
soggetti ad interventi di riqualificazione
e di messa in sicurezza si stanno
sviluppando processi di approfondimento
tecnico scientifico per determinare
“scocche di sicurezza” interne agli edifici,
stratificate con tecnologia a secco,
quali veri e propri “airbag” in grado di
rispondere istantaneamente ai fenomeni
sismici, salvaguardando locali e vie di
fuga strategici.