Si è tenuto l’incontro dal titolo “Rapallo città del futuro, tra architettura e cultura del colore” durante il quale il Comune di Rapallo e Boero hanno presentato il progetto di riqualificazione degli edifici per alcuni ambiti della città.
Oltre al Sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, e ad Andreina Boero, Presidente Onorario Gruppo Boero, hanno preso parola anche Giovanni Giardini, Architetto e referente esterno del Progetto, Rodolfo Orgiu, Architetto e Dirigente Settore 6 Gestione del Territorio del Comune di Rapallo e Francesca Salvarani, Architetto e Progettista incaricata del Progetto Colore per alcuni ambiti della città. Ospite speciale dell’evento: l’architetto Michele De Lucchi, fondatore di AMDL CIRCLE, progettista di fama mondiale già incaricato dal Comune di Rapallo per la progettazione di opere urbane che saranno realizzate per rendere ancora più bella la perla del Tigullio.
L’incontro ha fatto luce sulla rilevanza della cultura del colore nell’ambito dell’architettura e degli spazi pubblici, al fine di valorizzare bellezza e patrimonio architettonico a beneficio di tutta la cittadinanza locale e, più in generale, della Regione Liguria. Nello specifico, il Progetto Colore e di riqualificazione degli edifici per alcuni ambiti della città è un corposo progetto nato su incarico dell’Amministrazione Comunale, redatto dall’arch. Francesca Salvarani e realizzato con la consulenza di Boero.
Il Progetto Colore nasce dall’esigenza di tutelare, preservare e tramandare importanti testimonianze decorative e cromatiche e fornire all’Amministrazione uno strumento che permetta agli Uffici una più agevole gestione degli interventi di manutenzione straordinaria dei fronti degli edifici.
Rapallo, con il suo lungo affaccio sul mare, è caratterizzata da edifici risalenti all’Ottocento e al Novecento, testimonianza di una lunga storia che l’ha vista meta di turismo fin dal XIX secolo. Una cittadina che rappresenta un contesto urbano ed architettonico di notevole valore, nel quale si rileva la necessità di approfondire il tema colore, al fine di infondere la cultura della conservazione del patrimonio decorativo e cromatico e salvaguardare le caratteristiche materiche, grazie ad un atteggiamento lungimirante dell’Amministrazione Comunale.
Lo studio ha analizzato 62 edifici, che presentano caratteri tipici dell’architettura ligure costiera, e che si trovano in avanzato stato di degrado. Sono state studiate le cromie locali tipiche, per arrivare a individuare le gamme di tinte legate alla tradizione locale, ancora oggi leggibili e conservate. Si tratta di famiglie di colori che rispettano le cromie del luogo come quelle che si trovano nelle terre, nelle argille, nelle pietre e nei materiali naturali locali.
Si arriva dunque ad una sintesi delle cromaticità molteplice e varia, ricca di sfumature: circa il 58% delle colorazioni degli edifici è riferito a tinte della famiglia della terra di Siena nelle sue varie sfumature e dei gialli, mentre, tra le colorazioni minori, spiccano i verdi (13 %), i rosa (8%) e i rossi (5%).
La metodologia di questo lavoro, di approccio scientifico e progettuale, comprende diversi momenti conoscitivi, utili per la comprensione del fronte dell’edificio, con l’obiettivo di ricostruire la geometria delle decorazioni e la conoscenza delle cromie, al fine di arrivare alla proposta progettuale.
Fondamentale è lo studio dei materiali che costituiscono la superficie esterna degli edifici: intonaci e pellicole cromatiche, insieme alla natura dei pigmenti antichi utilizzati e alle tecniche esecutive locali.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, è stata molto importante la collaborazione con Boero, azienda con oltre 190 anni di storia e una lunga esperienza nel campo: oltre 80 i Progetti Colore realizzati, fra i quali Bogliasco, Camogli, Finale Ligure, Serra Riccò, Imperia, Sestri Levante, Santa Margherita e 5 Terre, supportati da una gamma di prodotti e da un programma di lavoro dedicati alla manutenzione ed al restauro.
Per contribuire alla realizzazione di questo progetto, i tecnici Boero si sono affiancati alla progettista per la verifica delle cromie, la realizzazione di analisi stratigrafiche, la produzione della sintesi dei colori maggiormente ricorrenti e la produzione di una brochure illustrativa dedicata al progetto.
Il Progetto Colore darà la possibilità di costituire una banca dati riferita a tutti gli interventi sui fronti, che potrebbe divenire un ulteriore strumento innovativo, utile per la progettazione cromatica, non solo dell’edilizia storica, ma anche di quella contemporanea. In forma volontaria, sono già partiti alcuni interventi realizzati durante la redazione del progetto che hanno dimostrato un’operatività estremamente fluida e risultati condivisi di notevole qualità.