La nuova “Casa Futuro” si propone di rafforzare l’idea di spazi per la comunità.
“Casa Futuro” è il progetto di rigenerazione urbana realizzato dallo Studio Stefano Boeri Architetti insieme alla Diocesi di Rieti e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia. Progettata con le caratteristiche di un incubatore di ricerca tecnologica e laboratorio permanente di una nuova sensibilità ambientale, in grado di guidare la rinascita del territorio in cui si trova e quindi come luogo di accoglienza e formazione aperto alle nuove generazioni, Casa Futuro si articola in quattro macro aree caratterizzate da un impianto a corte, forma architettonica legata al concetto di accoglienza e collettività. L’uso di materiali locali unito al riutilizzo del 60% del volume totale delle macerie per sottofondi stradali e impasto dei pannelli di facciata – congiunto a uno studio preventivo che mira al recupero e ad un nuovo impiego in situ del maggior numero di detriti possibili – costituisce un altro fattore di qualità e rispetto del patrimonio storico da parte del nuovo progetto. L’impiego di tipologie costruttive antisismiche, il riutilizzo delle terre da scavo, la gestione puntuale delle acque meteoriche e la presenza di 930 pannelli fotovoltaici integrati in copertura, così come il recupero dell’ex fattoria e del silo adiacente – conservati con le funzioni originali come elementi della memoria dell’area – contribuiscono a ridurre notevolmente l’impatto ambientale del progetto. Nel complesso, il progetto non si limita alla definizione di una nuova pianificazione urbana risultante dall’insieme degli interventi previsti, ma vuole sollecitare una riflessione sul rinnovato assetto strategico, in termini di nuove destinazioni d’uso, dotazione di attrezzature e servizi e gestione futura del complesso, riflettendo sul relativo ruolo che il territorio può tornare ad assumere.