Firmato il progetto del nuovo percorso espositivo della Basilica, commissionato dal Parco archeologico del Colosseo, il quale va ad inserirsi in modo consapevole in un contesto unico al mondo. L’intervento, pur estremamente contemporaneo, stabilisce un dialogo con il sito, rinnovandone l’identità e attribuendogli nuove funzioni, calibrando sapientemente memoria storica ed esigenze attuali
Dopo il restauro della navata centrale, l’opera dello studio Alvisi Kirimoto ruota attorno a tre elementi chiave: l’inserimento di una nuova struttura polifunzionale destinata a palco, il rifacimento della pavimentazione dell’intero complesso e l’installazione di 2 totem illustrativi. Il palco rappresenta il cuore del progetto, un’opera che trascende la semplice installazione per divenire un dispositivo culturale, che innesca un sistema di relazioni tra il monumento, i visitatori e gli eventi che qui prendono vita. Collocato nell’aula centrale, il palco ristabilisce la connessione trasversale tra le tre aule della navata, superando le strutture in acciaio che un tempo interrompevano il percorso. Molto più che una quinta architettonica, l’architettura ospiterà spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche e conferenze, offrendo una prospettiva unica e suggestiva dei resti della Basilica. Inoltre, diventa un punto di osservazione privilegiato, da cui i visitatori possono ammirare i magnifici dettagli del monumento.
Accessibile su tutti i lati, il palco è progettato per essere versatile e inclusivo. Una gradonata sul fronte offre sedute e una vista aperta verso gli Horti Farnesiani, mentre scale e rampe laterali facilitano il passaggio tra le navate. Sul lato nord, un’ulteriore scala conduce all’abside, permettendo di osservare da vicino i resti architettonici. Luci integrate e parapetti in acciaio verniciato garantiscono sicurezza e comfort, mentre due sedute ai lati del palco offrono momenti di sosta e ascolto durante le visite guidate.
Realizzato con un sistema modulare, il palco combina un’intelaiatura in acciaio e un piano in grigliato Keller. La finitura, in pannelli di multistrato di betulla, è scandita da listelli che si infittiscono progressivamente verso il centro, agendo come punto di ingresso visivo: una guida discreta che accompagna lo sguardo del visitatore verso il cuore della composizione, e da lì verso la maestosità della Basilica. L’intervento coinvolge anche il piazzale della Basilica, riqualificato con una pavimentazione in terra battuta naturale mista a calce e l’installazione di totem illustrativi in metallo dotati di sistema audio-video che faciliteranno la comprensione del monumento.
Alvisi Kirimoto va oltre il semplice intervento di conservazione per ridare nuova vita alla Basilica di Massenzio. Ogni elemento, dal palco alle sedute, dalla pavimentazione ai totem, è progettato per valorizzare il sito, trasformandolo in uno spazio vivo e inclusivo. L’opera non si limita a preservare la memoria storica, ma ampliando le possibilità di fruizione dello spazio, riconnette il monumento al flusso di visita dei Fori e restituisce ai cittadini una rilettura in chiave contemporanea di uno dei più importanti siti del patrimonio culturale italiano.