NOTIZIE

27 giugno 2013

Il Decreto Emergenze è legge

Il “Decreto Emergenze” è diventato ufficialmente legge. La Camera ha infatti approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, per la conversione, con modificazione, del decreto legge 26 aprile 2013 n.43, recante disposizioni urgenti per gli interventi sulle emergenze ambientali. In particolare il testo stanzia fondi per i seguenti contesti nazionali:
-Abruzzo: stanziati 1,2 miliardi di euro per l’accelerazione delle opere di ricostruzione a L’Aquila e nei cosiddetti Comuni del “cratere”. I finanziamenti prevedono l’investimento di 98,6 milioni nel 2013 e di 197,2 milioni nel quinquennio compreso tra il 2014 e il 2019;
-Area industriale di Piombino: la rifunzionalizzazione dell’infrastruttura portuale del Comune di Piombino godrà di un fondo di 50 milioni di euro, destinato a potenziare lo scalo e a creare la bretella di collegamento tra il porto e il futuro asse autostradale Cecina-Civitavecchia;
-Expo Milano 2015: in prospettiva dell’esposizione universale del 2015, il “Decreto Emergenze” non eroga fondi ma interviene sulla possibilità di avviare necessarie opere infrastrutturali (strade di collegamento, metropolitana, parcheggi) e sulla costituzione di un tavolo istituzionale;
-TAV: sbloccati 30 milioni di euro per il finanziamento, ripartito in 3 anni (2013-2015), destinato al rinnovamento e all’edificazione di nuove stazioni e linee dell’Alta Velocità;
-Molise: 15 i milioni di euro per la riapertura di numerosi cantieri destinati alla ricostruzione del tessuto urbano a seguito del sisma del 2002;
-Porto di Genova: stanziati 7 milioni di euro per la ristrutturazione del porto dopo l’incidente della nave Jolly Nero;
-Terzo Valico: sbloccati 120 milioni di euro per la prosecuzione dei lavori relativi al Terzo Valico dei Giovi e all’implemento della linea Fortezza-Verona.
Il Decreto concede infine stanziamenti per la regione dell’Emilia Romagna (detassazione delle imprese colpite dal sisma) e per l’emergenza rifiuti a Palermo e in Campania.