Il progetto vincitore per il «Parco del Ponte», riguardante la parte della città di Genova colpita dal tragico crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto dello scorso anno, è quello dell’architetto milanese, Stefano Boeri
Il suo «Cerchio rosso» d’acciaio, un percorso ciclopedonale che attraverserà per 1.851 metri il quadrante di Val Polcevera, passando sotto il nuovo ponte progettato da Renzo Piano, e che si estenderà in un paesaggio di ventotto ettari, ha convinto La Giuria internazionale del Masterplan di Rigenerazione del «Quadrante Val Polcevera» e del Nuovo Parco Urbano, denominato «Il Parco del Ponte». Perché un cerchio? «È un anello che abbraccia un territorio di ferro, acqua, cemento e asfalto, ed è un omaggio anche alla memoria industriale di Genova, fatta di gru, carroponti e acciaierie», risponde Boeri, per il quale, ricongiungere alla città un pezzo importante della sua storia vuol dire soprattutto regalarle un nuovo respiro: «Il cerchio si allargherà e, in alcuni punti, si innalzerà fino a 12 metri d’altezza, intorno ad un parco, il Parco del Polcevera, di 23 ettari, con tremila alberi e 43 specie arboree, una per ogni vittima del 14 agosto 2018». La sezione del cerchio avrà un raggio di 250 metri ma, anche qui e dialogherà con gli edifici circostanti, diventando passerella, rampa sopraelevata e persino piazza. Saranno diverse le funzioni del Cerchio rosso che si chiuderà con una Torre del Vento. «L’ho pensato come un percorso che distribuisce l’energia rinnovabile prodotta sia dalle superfici fotovoltaiche sui tetti degli edifici circostanti, sia da quella piezoelettrica prodotta dai flussi che percorrono il nuovo Ponte», racconta l’architetto. Tutta l’energia confluirà nella Torre del vento, composta da decine di turbine eoliche che si alza nel cielo al centro della Valle del Polcevera. «Il mio progetto è dedicato ad una città capace, come sempre, di rialzare la testa», conclude Boeri.