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22 giugno 2017

I vincitori della 5a edizione del Premio Zordan

Mercoledi 7 giugno 2017 presso l'Aula Magna di Monteluco di Roio dell'Università degli Studi dell'Aquila ha avuto luogo la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Luigi Zordan per tesi di laurea, elaborate nel biennio 2015-2016, in Ingegneria Edile-architettura sul tema "Progetto e costruzione dell'architettura", organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-architettura, Ambientale. 
Il premio si pone l’obiettivo di agevolare l’inserimento di neolaureati in un circuito professionale internazionale di alto profilo nonché quello di attivare nuove sinergie con le istituzioni pubbliche e private, comprese quelle cui fanno capo i soggetti ospitanti chiamati a prendere parte all’iniziativa. 
La quinta edizione ha visto la partecipazione di 25 neo-laureati provenienti da 12 diversi Atenei in cui ha sede il Corso di laurea in Ingegneria edile-architettura, è stata organizzata in collaborazione con lo studio di architettura Christ & Gantenbein, diretto dagli architetti svizzeri Emanuel Christ e Christoph Gantenbein, prevede per il vincitore un periodo di formazione di 6 mesi presso la sede dello studio in Basilea, oltre ad una somma in denaro a parziale copertura delle spese. 
La commissione internazionale, composta dal Soggetto Ospitante Prof. Christoph Gantenbein, dal Responsabile scientifico del Premio Prof. Renato Morganti dell’Università degli Studi dell’Aquila, dal Prof. André Ricardo de Brito Caiado dell’Università Lusófona di Lisbona, dal Prof. Carlo Cecere dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza, dal Prof. Riccardo Gulli dell’Università di Bologna e dal Prof. Romolo Continenza dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha ritenuto meritevole del Premio la tesi "Il depuratore incompiuto alle cave di Cusa, progetto per la ricezione turistica" di Andrea Benincasa. Una menzione speciale è stata riconosciuta alla tesi di Vincenzo Palenca Tabulazzi, mentre sono state giudicate meritevoli di segnalazione le tesi di Arianna Tanfoni, di Marzia Calvarese e di Natalina Trifilò.