La Ermanno Tedeschi Gallery di Torino ha inaugurato lo scorso 16 maggio “Never Say the Eye is Rigid: Architectural Drawings of Daniel Libeskind”, la mostra che riunisce 52 disegni originali che risalgono a 8 diversi progetti del celebre architetto realizzati per la Germania, l’Italia, la Polonia, gli Usa e l’Inghilterra, inclusi i lavori più rappresentativi dell’artista, ossia il Museo Ebraico di Berlino (2001) e il Master Plan di Ground Zero (2003). Come in un vero tour, dopo aver esposto a Roma e ora nel capoluogo piemontese, i lavori di Libeskind saranno messi in mostra anche alla Ermanno Tedeschi Gallery di Milano (settembre), di Tel Aviv (novembre), per poi tornare a New York per un grande evento di chiusura del progetto curato da Ermanno Tedeschi, in collaborazione con la Mapei.
I 52 disegni mettono in mostra un’ampia gamma di stili e tecniche dal classico disegno a linea, fino ai vividi acquarelli a colori e agli schizzi a mano libera. Ciò che li accomuna, è una connessione tra le idee filosofiche sottostanti uno specifico progetto e le caratteristiche estetiche di quel progetto stesso- il suo particolare colore, animo, postura e tensione. Dalla maestosità del rotolo che raffigura la visione per il Masterplan del World Trade Center di New York, presso Ground Zero, all’intimità che caratterizza gli schizzi per il Museo Ebraico di Berlino, il visitatore è accompagnato in un percorso personale tramite alcuni tra i progetti più noti dell’architetto.