Al complesso restaurato da Iuav il riconoscimento del premio nazionale Romano Del Nord.
Sono più di 300 le residenze universitarie italiane realizzate dal 2000 ad oggi esaminate da una commissione ministeriale Miur che ne ha selezionato solo cinque per decidere a chi attribuire il premio Romano Del Nord – quest’anno alla sua prima edizione – dedicato alla miglior residenza universitaria cofinanziata dalla legge 338 del 2000: legge che proprio il professor Del Nord contribuì ad ispirare, segnando una importante e concreta attuazione del diritto allo studio universitario da parte dello Stato italiano.
La commissione valutatrice – composta dai docenti e architetti Mario Panizza, Mario Cucinella, Maria Teresa Lucarelli, Roberto Bologna e dall’avvocato Agnese Del Nord –
ha adottato criteri precisi, fra i quali la qualità del progetto, l’esemplarità dell’intero processo, dal progetto alla realizzazione e alla gestione, la funzione sociale della residenza in relazione al contesto in cui si colloca e la capacità del progetto di favorire percorsi positivi di riqualificazione urbana.
Tra le cinque residenze selezionate, la commissione ministeriale ha incluso il complesso veneziano Ai Crociferi: l’antico convento ai Gesuiti, completamente ristrutturato da Fondazione Iuav e trasformato in una residenza universitaria dotata dei più elevati standard di qualità, si è ulteriormente distinto, insieme alla residenza Camplus nel centro storico di Palermo, tra i due interventi di maggior rilievo dal punto di vista sia architettonico che ambientale.
“In entrambe le realizzazioni – si legge nella relazione della commissione – si segnala un’alta qualità progettuale, confermata in fase esecutiva da una raffinata e attenta cura nel disegno del dettaglio e nella scelta dei materiali”.
Il primo premio è andato al progetto di Palermo, in considerazione anche delle ricadute positive in un quartiere particolarmente complesso sotto il profilo sociale.
Alla residenza Ai Crociferi, grande monumento restituito a un uso collettivo e aperto alla città dopo secoli di abbandono, è andato il riconoscimento di seconda miglior residenza universitaria in Italia.