Deerns Italia ha realizzato un modello innovativo per la riqualificazione degli spazi esterni delle scuole, trasformandoli da semplici appendici degli edifici a veri e propri laboratori di sostenibilità e benessere per alunni e insegnanti. Promuovendo un’idea di didattica all’aperto che favorisce una progettazione biofilica degli spazi esterni. Non semplici cortili, ma ambienti educativi all’aperto progettati per migliorare il comfort climatico, favorire la biodiversità e ridurre l’impatto ambientale.
Sul campione nazionale di scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado urbane analizzato nel rapporto Ecosistema Scuola 2024 di Legambiente, il 67,1% dichiara di avere giardini o aree verdi fruibili, con forti divari Nord-Sud: la disponibilità di aree verdi è 81,8% nel Nord, 74,3% al Centro, ma scende a 40,6% al Sud e 49,0% nelle Isole. A livello nazionale, però, solo il 42,4% delle scuole che dispongono di aree verdi le utilizza in modo strutturato per attività didattiche all’aperto, anche in questo caso con la capacità di valorizzazione fortemente sbilanciata territorialmente. Gli edifici con giardini e aree verdi fruibili che vengono utilizzati per didattica all'aperto sono il 53,2% al Nord, il 58,3% al Centro, il 15,4% al Sud e il 17,4% nelle Isole. Gli spazi, dunque, esistono in molte realtà, ma non sempre vengono progettati o utilizzati in chiave educativa e climatica.
Riprogettare i cortili riducendo l’asfalto ha rilevanti benefici ambientali e didattici, soprattutto in epoca di crisi climatica. Le evidenze scientifiche dimostrano infatti che il contatto con la natura migliora benessere cognitivo, concentrazione e prestazioni scolastiche degli studenti.
Il modello Deerns nasce dal progetto pilota consegnato da Deerns Italia in Francia, che prevede un intervento integrato di riqualificazione paesaggistica presso la scuola secondaria Jean Moulin, parte di un programma pubblico di adattamento climatico che interessa 26 edifici scolastici. Le simulazioni microclimatiche hanno mostrato una riduzione media della temperatura superficiale di 5 °C, un abbattimento del 65% delle emissioni di CO₂ e un calo dell’impermeabilità dal’83% al 39%. Tutto questo grazie alla sostituzione dell’asfalto con 934 m² di zone a suolo permeabile e alla piantumazione di 37 alberi caducifogli, scelti per ombreggiamento, evapotraspirazione e bassa manutenzione. Il progetto garantisce inoltre un corretto equilibrio stagionale tra sole e ombra, con oltre l’80% della superficie del cortile esposta al sole in inverno e l’incremento delle zone ombreggiate in estate, con la conseguente riduzione delle aree con stress termico prolungato.
Alla luce dei dati nazionali, il potenziale di trasformazione delle scuole italiane urbane è enorme. Se anche solo una parte degli edifici dotati di aree verdi fosse oggetto di interventi mirati di depaving, ombreggiamento e rinaturalizzazione, il sistema scolastico potrebbe diventare una delle infrastrutture più capillari per l’adattamento climatico urbano e la promozione di una didattica biofilica all’aperto.