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12 novembre 2019

"Humanitas Campus: architettura per la società della conoscenza"

Un volume edito da Skira racconta la storia e il mondo di Humanitas attraverso le architetture che ogni giorno accolgono ricercatori, studenti, pazienti e professionisti. Come i progetti dell'architetto Filippo Taidelli, che dal 2012 interpreta i valori di Humanitas in spazi che coniugano avanguardia, bellezza e funzionalità.
Con il suo spirito pionieristico ed innovativo, fin dalle sue origini Humanitas ha integrato clinica, ricerca e didattica. L’architettura è il linguaggio di sintesi che mette in relazione ciascuna di queste anime, dando al contempo dimensione estetica, fisica, funzionale e simbolica ad un disegno che pone al centro l’uomo. Per la prima volta un volume, edito da Skira, raccoglie le testimonianze visive e concettuali che descrivono questo originale e distintivo approccio al mondo della medicina: "Humanitas Campus: architettura per la società della conoscenza". Il volume è un lungo racconto che illustra e spiega gli spazi del gruppo. L’architetto Filippo Taidelli dal 2012 è impegnato a dare forma ai valori di Humanitas, firmando progetti che hanno cambiato il rapporto tra uomo e salute: la sede per la holding del Gruppo a Rozzano (MI), il campus universitario, la student house per l’accoglienza degli studenti, l’ampliamento del centro congressi e il nuovo padiglione ospedaliero Building 6 Humanitas.
 L'architettura interpreta i nuovi e diversi bisogni del mondo della salute, sia esso nella dimensione di cura, di apprendimento, di ricerca, di relazione sociale e svago, rispondendo a nuovi sistemi di studio, ritmi, culture e funzioni differenti.  Il risultato sono spazi fluidi, ibridi, permeabili, flessibili e sostenibili. "Il progetto deve dare un abito luminoso e accogliente alle diverse funzioni, creando un ambiente che sia un habitat naturale per gli studenti, un luogo fluido in grado di abbinare la flessibilità richiesta dalle nuove modalità d’insegnamento e la necessaria ospitalità dei servizi di un campus contemporaneo" dichiara l'architetto Filippo Taidelli "Sono convinto che la nuova frontiera del design si giocherà sull’interfaccia tra uomo e macchina, sulla sensibilità dell’uomo nella creazione di un involucro che, oltre alle irrinunciabili performances tecniche richieste dalle macchine, sia anche in grado di evocare emozioni." Edito da Skira, il volume "Humanitas Campus: architettura per la società della conoscenza" alterna i contributi di alcuni dei protagonisti della storia di Humanitas a un ricco focus fotografico che racconta gli spazi ampi, luminosi, pieni di verde, capaci di evolvere continuamente come le conoscenze e di adattarsi perfettamente alle necessità della società moderna.