Il Museo di arte contemporanea Helga de Alvear a Cáceres, in Spagna, progettato dal pluripremiato Tuñón Arquitectos Studio, aprirà nella primavera del 2021.
Il museo è stato creato per ospitare una delle collezioni di arte contemporanea più significative della Spagna, sviluppata in oltre 40 anni dalla gallerista Helga de Alvear.
Un patrimonio di oltre 3.000 opere di 500 prestigiosi artisti di tutto il mondo, fra i quali Joseph Albers, Paul Klee, Jenny Holzer, Anish Kapoor, Philippe Parreno, Gordon Matta-Clark, Olafur Eliasson, Kandinsky e Picasso. La mostra inaugurale proporrà una selezione di circa 200 opere, e sarà a cura di José María Viñuela, conservatore della collezione.
Il progetto, ideato dallo studio spagnolo Mansilla + Tuñón è stato portato avanti da Emilio Tuñón dopo la prematura scomparsa di Mansilla nel 2012, ed è in parte ispirato a quello che lo studio ha realizzato per l’hotel Atrio-Relais Châteaux, anch’esso situato a Cáceres e selezionato per il Premio Mies van der Rohe nel 2015. Il Museo è infatti concepito su due corpi: quello antico, risalente al 1913, che è stato la prima sede della Fondazione, e dove un lungo e attento restauro ha permesso di ricavare nuove ampie gallerie e sale espositivi; e quello moderno, di nuova realizzazione, che si sviluppa su una superficie di 17.000 metri quadrati, con ampie gallerie dai soffitti alti mediamente ben quattro metri e mezzo, ma in alcune zone si arriva fino ai nove metri, per accogliere le opere monumentali. Tuñón ha utilizzato una finitura in gesso bianco per pareti e soffitti, mentre il cemento industriale costituisce la pavimentazione.
“Volevamo costruire uno spazio molto neutro in cui l’arte potesse sentirsi a proprio agio”, ha spiegato. Il Museo Helga de Alvear è stato fondato in risposta al desiderio di Helga de Alvear di condividere la sua collezione con il pubblico e per dare alla città un centro di ricerca, promozione ed educazione nel campo delle arti visive contemporanee. In un anno particolarmente difficile per la cultura, l’istituzione ha la vocazione di ricordarci che l’arte è un motore essenziale per continuare a guardare al futuro. Per volontà della proprietaria, alla sua scomparsa il Museo resterà patrimonio della città di Cáceres.