Architetture scelte 2012-2024” edito da Forma Edizioni, un viaggio per immagini tra ospedali, campus e residenze pensati per rigenerare corpo e mente. Sono healthy building: spazi empatici e contemporanei, capaci di mettere al centro l’essere umano.
Può un edificio contribuire a migliorare il benessere di chi lo abita, fino a diventare parte attiva nei percorsi terapeutici? Di fronte alle sfide urgenti del nostro tempo – dal cambiamento climatico alla crisi sanitaria, dai nuovi modelli abitativi alla crescente domanda di qualità della vita in ambito urbano – l'architettura è chiamata a ripensarsi come una pratica consapevole del prendersi cura: dell'ambiente, delle persone, della memoria.
In questo contesto, il lavoro di Filippo Taidelli, architetto milanese, porta avanti una visione progettuale, coerente e profonda dell’architettura, distinguendosi per una cifra umanista che mette al centro la persona con una forte proiezione al futuro. Non edifici-icone, ma spazi pensati per stare bene:
attraverso la luce naturale, la qualità dell’aria, l’uso di materiali salubri, la gestione acustica, l’integrazione del verde. Questi elementi si traducono in esperienze sensoriali che influenzano positivamente lo stato emotivo e fisico degli utenti, specialmente in contesti sanitari, educativi e
residenziali. Il suo approccio unisce rigore tecnico a una lettura profonda dello spazio, coniugando innovazione tecnologica, sostenibilità e sensibilità sociale e storica, che si traducono in un pragmatico “buon senso costruttivo”.