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11 gennaio 2019

Finanziamenti più facili per la progettazione

Cambia con la manovra di bilancio 2019 il fondo rotativo per la progettualità.
La nuova disciplina risponde all'esigenza di accelerare la spesa per investimenti pubblici, rafforzando il finanziamento di tutti i livelli progettuali, anche con riguardo alle opere da realizzare mediante contratti di partenariato pubblico privato.Per raggiungere questi obiettivi sono previste nella manovra 2019 alcune norme (commi 171-173 articolo 1) che modificano l'articolo 1 della legge n. 549/1995 e che migliorano l'utilizzo dello strumento del Fondo rotativo per la progettualità istituito presso Cassa depositi e prestiti.

Innanzitutto sarà possibile finanziare le varie fasi progettuali, finalizzate a realizzare gli interventi ammessi al cofinanziamento comunitario e alla conclusione di contratti di partenariato pubblico privato di Stato, regioni, enti locali e altri enti pubblici.

In caso di mancato rimborso delle anticipazioni nei tempi e con le modalità concordate con la Cassa depositi e prestiti, interviene per il pagamento il ministero dell'Economia. Il ministero dell'Interno corrisponde poi all'Economia quanto da esso rimborsato alla Cassa depositi e prestiti avvalendosi delle procedure di recupero sulle somme dovute dagli enti locali (articolo 1, commi 128 e 129, della legge n. 228/2012).

La Cassa depositi ha il compito (assegnato al consiglio amministrazione) di stabilire i criteri di valutazione, i documenti istruttori, la procedura, i limiti e le condizioni per l'accesso, l'erogazione e il rimborso dei finanziamenti del Fondo.

Fra le modifiche apportate con la manovra troviamo anche l'abrogazione del comma 56-bis, dell'articolo 1 della legge n. 549/1995 che attualmente prevede, per le opere di importo previsto superiore a 4 milioni di euro, l'introduzione da parte del consiglio di amministrazione della Cassa depositi di una serie di requisiti istruttori indispensabili al perfezionamento delle pratiche. Viene altresì abrogato l'articolo 6-ter del Dl 138/2011 sulle destinazioni prioritarie del fondo.
Una quota pari al 30% del fondo, infine, può essere riservata fino al 31 dicembre 2020 alle esigenze progettuali degli interventi di edilizia scolastica.