Sedici ambulatori, un parco con alberi antismog, bar, strutture sportive con campi da calcetto, tennis e padel. È il Campus che Esselunga realizzerà per i dipendenti del suo «quartier generale» nel Milanese.
Una strategia condivisa da Esselunga — gruppo da 25mila dipendenti, 178 negozi e 8,5 miliardi di euro di fatturato — che ha diversi programmi di welfare ma, ora, realizzerà pure un campus nel quartier generale a Limito di Pioltello, nel Milanese. Una sede dove lavorano in duemila e che fu disegnata dal noto Ignazio Gardella. Del resto, il fondatore Bernardo Caprotti affidò progetti alle matite di Gio Ponti, Vico Magistretti, Luigi Caccia Dominioni, Mario Botta e Norman Foster perché i negozi non fossero luoghi dove corrono solo carrelli. Nel solco di questa filosofia, il campus è firmato dallo studio giapponese Sanaa di Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa: lo stesso del campus dell’ateneo «Bocconi» di Milano. L’idea di realizzarlo è nata anni fa e, dopo aver vagliato varie ipotesi, si è arrivati all’attuale: il taglio del nastro è previsto nel 2024. «Con questo progetto abbiamo voluto confermare la centralità delle nostre persone — spiega la presidente esecutiva Marina Caprotti, mentre mostra il plastico in esclusiva al Corriere — che rappresentano il motore della crescita e della capacità di innovare della nostra azienda. Un’importante opera architettonica che crea valore per il territorio e la comunità anche attraverso la riqualificazione di un’area dismessa e la progettazione di un grande parco che abbraccerà il campus». Il suo «cuore», esteso per circa un ettaro, si sviluppa su un piano interrato e uno terra, con pareti a vetrate e coperture sinuose. Ospiterà uno spazio polifunzionale per convegni e mostre con un bar, un asilo per 60 bimbi, l’archivio storico, una palestra, campi da calcetto, tennis e padel, oltre a un centro medico.