Tra gli obiettivi, anche soddisfare un quarto del fabbisogno abitativo della città nel medio periodo. Per l'edilizia convenzionata 3650 euro al metro quadro. Per la componente sociale, invece, una tariffa in locazione di 30 euro. Nessuna novità per l'area ex Falck di Sesto San Giovanni
Moltiplicare la crescita e ridimensionare l’emergenza abitativa. È lo scopo dichiarato dell’accordo tra il Consorzio cooperative lavoratori e Coima, un partenariato che porterà alla costruzione di nuovi progetti di edilizia convenzionata e sociale, a Milano e (forse) non solo. Trecentoventi nuovi alloggi a prezzi calmierati: l’ex scalo di Porta Romana si appresta a cambiare pelle e ad accogliere un ceto medio troppo spesso ai margini del mercato immobiliare del capoluogo lombardo. Oltre a riqualificare l’area del quartiere, la cooperazione tra Ccl e la società di investimento accarezza un obiettivo ancora più ambizioso: soddisfare un quarto del fabbisogno abitativo di Milano nel medio periodo.
La cooperativa di scopo
Tutto dipenderà dalla raccolta dei capitali necessari e dall’eventuale effetto moltiplicatore innescato dal sistema mutualistico. L’operazione vedrà infatti la costituzione di una cooperativa di scopo, partecipata all’85% da Ccl e al 15 % da Coima housing, fondo destinato - tra gli altri - alla realizzazione di un nuovo studentato che sorgerà sulle ceneri del villaggio olimpico di Milano – Cortina 2026. Già opzionati investimenti per 300 milioni di euro: tra i principali finanziatori, Intesa Sanpaolo e Cecif, che riunisce a sua volta il capitale istituzionale erogato da fondazioni bancarie e casse di previdenza come Fondazione Enpam.
L'edilizia convenzionata e sociale
«Il prezzo dei 225 immobili in edilizia convenzionata sarà di 3650 euro al metro quadro. Sono cifre irrisorie se rapportate ai prezzi di mercato: ora puntiamo a un concorso rivolto a giovani architetti – spiega il presidente di Ccl, Alessandro Maggioni -. Per la componente sociale (95 alloggi, ndr) prevediamo invece una tariffa in locazione di 30 euro al metro quadro. L’affitto di un bilocale costerà a spanne 160 euro al mese». Manfredi Catella, amministratore delegato e fondatore di Coima, già promotore del Fondo Porta Romana - che vede la partecipazione di Covivio, Prada Holding e alcuni tra i maggior investitori istituzionali italiani – è netto: «Il modello della “città in 15 minuti” va ripensato: poteva andar bene nella Parigi di Hidalgo, ma non è funzionale alla realtà di Milano, che è molto più piccola – ammonisce -. Il settore pubblico deve trovare nel privato il suo fattore di accelerazione».
emergenza abitativa: università e ceto medio
Il protagonista del dibattito al Politeatro di Milano è stato proprio il tema dell’emergenza abitativa: «Per potersi permettere 50 metri quadri in affitto occorrerebbe uno stipendio di 3mila euro al mese – graffia la rettrice del Politecnico Donatella Sciuto -. Neanche un professore associato percepisce questa cifra». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran: «Dobbiamo orientare gli investimenti per tutelare il ceto medio, ad oggi il differenziale tra salari e costo degli immobili rende difficile trovare soluzioni abitative degne di questo nome».
Il Governo e la Regione
Una questione anche sul tavolo del governo, dove si vagliano soluzioni di contenimento: «Chiederemo al Mef nuovi fondi per l’efficientamento e la riqualificazione dei quartieri popolari – chiarisce il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini -. Come avvenuto con Expo, anche le Olimpiadi lasceranno comunque in eredità nuove infrastrutture e margini di sviluppo». La chiosa è del governatore Attilio Fontana: «La ghettizzazione edilizia ha fatto disastri – tuona -, le città rischiano di diventare le prime responsabili delle disuguaglianze. La grande Milano è tale perché è circondata dai territori e i cittadini di una grande Lombardia».
Area ex Falck di Sesto San Giovanni
Bocche cucite invece sulla questione dell’area ex Falck di Sesto San Giovanni, dopo che nei giorni scorsi Hines ha rispedito al mittente l’offerta da 100 milioni di euro presentata da Coima e Redo per l’acquisizione delle quote in MilanoSesto e Unione 0. «Al momento non ci sono aggiornamenti», taglia corto Catella, che ha invece confermato l’apertura nel 2024 del cantiere per la costruzione del «Pirellino», il palazzo di via Pirelli acquistato dalla stessa Coima per 193 milioni di euro.