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19 settembre 2024

Dal 24 al 27 settembre a Veronafiere il 58° MARMOMAC

Dodici padiglioni, 1.485 aziende espositrici di cui il 68% estere provenienti da 55 nazioni, buyer attesi da più di 130 paesi e una superficie espositiva di 74mila metri quadrati. Sono i numeri di Marmomac 2024, il salone di riferimento per l’intera filiera della pietra naturale, dalla cava al prodotto lavorato, dalle tecnologie ai macchinari e utensili, in programma dal 24 al 27 settembre a Veronafiere.
 Con un export italiano nel 2023 di 639 milioni di euro verso gli USA, il mercato americano rappresenta il principale obiettivo della speciale campagna di incoming realizzata da Veronafiere in collaborazione con Confindustria Marmomacchine, ICE Agenzia e ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Secondo le elaborazioni di Nomisma su base regionale, gli Stati Uniti, con una domanda complessiva annua di oltre 3,4 miliardi di euro (dati 2023), si confermano il principale importatore mondiale di prodotti lapidei e il mercato di riferimento per il comparto italiano. L'industria nazionale della pietra naturale, seconda tra i Paesi esportatori globali e unico fornitore nella top 3 in tutte le categorie della filiera (pietre naturali grezze e lavorate, macchinari e tecnologie, beni strumentali), ha registrato negli USA una crescita del 56% nell'ultimo decennio. Ha superato Brasile e Cina nella classifica dei fornitori internazionali, conquistando una quota di mercato del 18% nel 2023.

A Marmomac 2024 il punto di riferimento per la cultura della pietra è The Plus Theatre, nel padiglione 10. Uno spazio dedicato ad approfondire gli aspetti creativi e tecnici della lavorazione della pietra, attraverso l’esposizione di opere, installazioni e momenti formativi. Tra questi, i corsi organizzati dalla Marmomac Academy, accreditati presso gli ordini professionali di architetti in Italia, Regno Unito (RIBA) e Stati Uniti (AIA).
Tra gli appuntamenti didattici, infine, Marmomac Meets Academies crea un collegamento tra il mondo accademico e quello delle aziende, grazie alla presenza di prototipi creati dagli studenti di università e istituti internazionali.