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24 febbraio 2017

"Cos'è successo all'architettura?" Un libro di Francesco Garofalo

Cos’è successo all’architettura italiana? 
Francesco Garofalo 
Marsilio 

“Il contesto della mia scrittura – sottolinea Francesco Garofalo – è la mia personale ricerca di architetto. Che per me significa fare architettura scrivendo, piuttosto che scrivere sull’architettura. I miei scritti si possono ricondurre a due famiglie che ripropongono il confronto fra disciplina e circostanze. E le condizioni affinchè si verifichi questo rapporto, necessariamente conflittuale, debbono essere continuamente ricercate e alimentate.” Il libro raccoglie trenta scritti di Francesco Garofalo selezionati tra quelli raccolti negli ultimi vent’anni. Si tratta quasi di due libri, uno infilato nell’altro: il primo raccoglie dieci saggi che indagano alcune peculiarità nelle quali il Modernismo si manifesta in Italia con temi e problemi di lunga durata nell’architettura italiana del XX secolo. Il secondo raccoglie venti testi brevi, non sempre destinati alla pubblicazione, ma nati per essere soprattutto condivisi nella discussione con amici e colleghi. Citando Francesco Garofalo, “Il libro si sarebbe dovuto intitolare Moderno senza Movimento, sottolineando i toni della riflessione ponderata dedicata alle intriganti anomalie del Novecento italiano. Successivamente, scegliendo il titolo Cos’è successo all’Architettura italiana? ha prevalso la necessità di evidenziare con questo interrogativo la dimensione conflittuale e la presa di posizione politica.” 

L’autore 
Francesco Garofalo (1956 - 2016) è stato professore ordinario di Composizione architettonica e urbana al Dipartimento di Architettura all’Università di Chieti-Pescara, dopo avere insegnato all’Università Iuav di Venezia. È stato il curatore del Padiglione Italiano per l’XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2008) e della prima edizione della Festa dell’Architettura di Roma (2010). Ha pubblicato: Guida all’architettura moderna. Italia. Gli ultimi trent’anni(1988), Adalberto Libera (1989), Learning from Cities (2008), Architettura scritta (2008), L’Italia cerca casa (2008). Ha curato i concorsi e i cataloghi per il MAXXI (1998) e il Quartiere della Scienza (2014) in via Guido Reni. Nel 2015 cura la mostra Roma 20-25 al MAXXI. Con Sharon Yoshie Miura ha fondato nel 1997 lo studio professionale Garofalo Miura Architetti che ha progettato e realizzato due chiese per il Vicariato di Roma e interventi per Villa I Tatti - Harvard University a Fiesole, e per la British School, la Cornell University, l’Ambasciata Canadese e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma.