Impossibile garantire sicurezza e salute dei lavoratori secondo le ultime disposizioni del Governo. Necessario provvedimento immediato che consenta alle imprese di fermare i lavori.
“Nel rispetto delle indicazioni contenute nel Dpcm dell’11 marzo e
vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le
indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei
lavoratori con grande senso di responsabilità ci troviamo costretti a
chiedere un provvedimento che consenta di poter sospendere i cantieri,
fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. Dobbiamo prendere
atto che non ci sono le condizioni per poter proseguire”, dichiara il
Presidente Ance, Gabriele Buia.
“Avremmo voluto resistere
e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto
della situazione. Una richiesta grave e inedita per uno dei principali
settori economici del Paese che si è resa necessaria in questi difficili
giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e
lavoratori a rischi non gestibili”, spiega Buia.
L’organizzazione
del cantiere, infatti, in troppi casi non consente di conciliare la
prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni stabilite nell’ultimo
Dpcm. Tra le altre difficoltà segnalate in questi giorni dal sistema
Ance su tutto il territorio nazionale, si evidenzia: impossibilità di
reperire dispositivi di protezione individuale; impossibilità di
assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in
trasferta; respingimenti ai posti di blocco del personale e dei
materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale
della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro.
“Ma
per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i
committenti chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie
di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire
alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, aggiunge il Presidente
dei costruttori. Tra queste:
Ampliare i limiti e le possibilità
di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di
tutto il territorio nazionale per l’anno in corso;
Sospendere tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza;
Garantire
liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di
tutti i debiti e attivare immediati pagamenti per i cantieri che si
fermeranno.
“Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo
fare e chiedere affinché sia tutelata la nostra forza sociale ed
economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a
lavorare per far crescere il nostro Paese più forte di prima”, conclude
Buia.