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13 maggio 2014

Compact City - Electa Architettura

Il nuovo Centro Civico di Scandicci è il risultato di lunghi percorsi, sia a livello di pratica dedicata alla sua  ealizzazione che di teoria propedeutica alla sua progettualità. Il prologo culturale è un compendio eterogeneo costruito con idee individuali, dibattiti collettivi e fermenti storici. (...) Il concept di progetto
(...) è un'onda leggera, trasparente sospesa tra cielo e terra che rappresenta un simbolico segno di connessione tra spazio pubblico e privato, cioè tra il costruito e il suo ambito collettivo di relazione. Questa fiducia nel mandato civico dell'Architettura rappresenta una continuità che, da sempre, guida i progetti
della RSHP. A Scandicci la condizione climatica e il senso della privacy, tipico dell'abitare "made in italy" hanno poi richiesto un'inevitabile razionalizzazione di questa cascata di vetro trasformatosi in un più sobrio grigliato in alluminio che protegge e ombreggia le sedute e l'arredo lungo le banchine della stazione e
della piazza. Cambia quindi la forma, ma non il contenuto del progetto, che rimane sostanzialmente invariato, e cioè realizzare un brano di città con tre complessi multifunzionali che ruotano intorno a una piazza civica su cui si innerva un ricco connettivo urbano. (...) Il cuore dell'intervento è un simbolico catalizzatore della teatralità urbana e dell'interazione sociale e culturale.
Quello sopra è un estratto breve dal testo di cui è autore Cristina Donati che è molto più di un libro su un'opera d'Architettura, è soprattutto una testimonianza di Pensiero e di processo che, dalle vicende dell'urbanistica recente, ripercorre il Progetto che ha fatto assurgere il Centro Civico di Scandicci da caso a
modello urbano sostenibile. Un testo lontano dal linguaggio complesso e talvolta ridondante della letteratura architettonica per addetti ai lavori, ricco di allusioni all'integrazione delle discipline di Pensiero, attento a cogliere con modalità contemporanee il valore sociale e politico dell'Architettura. Senza trascurare gli
aspetti tecnologici di innovazione di Progetto e di applicazioni in cantiere. Infine un magistrale compendio di interviste ai protagonisti dell'opera a partire da Richard Rogers (fiorentino d'origine), Massimo Bucci Beltrami (presidente Scandicci Centro e Direttore generale CMSA), Simone Gheri (sindaco di Scandicci), Torsten Burkhardt (capo progetto RSHP), Ernesto Bartolini (DA Studio, local architect).

Cristina Donati studia architettura a Firenze dove consegue un dottorato di ricerca in Storia dell'Architettura.
Dopo la laurea si trasferisce a Oxford (UK), dove collabora con studi professionali, si occupa di editoria e cura mostre per istituti di cultura a Londra. Ha svolto attività didattica per la Kent State University (USA). E' autrice di saggi e monografie tra cui Michael Hopkins, Skira Milano 2006; L'innovazione tecnologica alla ricerca della realizzazione, Electa Mialno 2008.


Autore: Cristina Donati
Titolo: Compact City
Casa Editrice: Electa Architettura
Isbn: 978883709790
Pagine: 320
Prezzo: 35 euro