Il mondo delle Casse di previdenza si rinnova nell’approccio agli investimenti immobiliari e lo fa seguendo una logica di sistema puntando su strategie comuni di sviluppo della redditività.
Gli investimenti attesi a fine anno in immobiliare italiano supereranno gli 11 miliardi di euro, un andamento sensibilmente superiore alla media registrata negli ultimi 5 anni. Flussi di capitali che provengono per il 23% da investitori domestici e per il 77% da piazze internazionali: per il 22% dal Nord America, seguito dalla Francia (23%), UK (10%), Germania (8%), Asia Pacific (5%) e altri investimenti parcellizzati dai restanti mercati finanziari (9%). Merito di un settore che, nonostante le difficoltà economiche e geopolitiche a livello globale e nonostante i problemi contingenti dell’Italia, continua ad attirare e convincere investitori, provenienti dai quattro angoli del mondo.Il mercato milanese si è confermato una piazza in grado di garantire rendimenti analoghi a quelli di Londra e Madrid (3,50%) e superiori a quelli di altre città europee (Francoforte 3,00%, Parigi 2,75%). Il capoluogo lombardo ha saputo rinnovare il proprio ruolo di capitale finanziaria italiana, contribuendo al 22% del Pil nazionale, potendo contare sulla presenza di oltre 4 mila multinazionali e agendo da crocevia per il 27% dell'export domestico. Le principali opportunità si possono identificare nella riqualificazione di uno stock inefficiente. Milano, ad esempio, conta solo l'11% di edifici in classe A. Il forum ha nuovamente superato la partecipazione di ospiti, oltre 200 operatori del settore, in rappresentanza di circa 60 primari investitori istituzionali italiani e internazionali – provenienti da Asia, America, Canada, Medio Oriente, Europa e Italia – per un patrimonio complessivo di oltre due triliardi di euro.