La società leader nella gestione patrimoniale di fondi di investimento per conto di investitori istituzionali, Coima Sgr ha presentato il 10 settembre 2018 il progetto di rigenerazione urbana Corso Como Place. Presenti all’evento Manfredi Catella, Fondatore e CEO di COIMA SGR, l’Architetto Lee Polisano dello Studio londinese PLP Architecture e Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica di Milano.
L’operazione di rigenerazione urbana è sviluppata attraverso il fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet, i cui investitori sono la società immobiliare quotata Coima Res e il fondo di sviluppo Coima Opportunity Fund II, che rappresenta il più grande fondo di investimento di rigenerazione urbana dedicato all’Italia.
Per l’intervento, Coima Sgr opera in qualità di investment e asset manager mentre Coima Srl come development manager. Il Gruppo BancoBPM ha finanziato l’operazione proseguendo la collaborazione storica con Coima con un investimento complessivo di oltre 160 milioni di euro.
Il progetto riguarda quello che un tempo veniva chiamato il Pirellino, un edificio che si staglia nel centro di Milano rimandando nelle sue forme al grattacielo Pirelli. Poi l’abbandono, della torre come degli spazi attigui, del suo giardino e delle vie limitrofe.
Ci troviamo in Via Bonnet, circondati dalla nuova Milano di Piazza Gae Aulenti e Corso Como a cui si sono aggiunti importanti progetti come Fondazione Feltrinelli & Microsoft House, realtà che apportano al territorio grande valore in termini di innovazione, economia e lavoro.
Il progetto, che recupera un isolato intero tra via Tocqueville e via Bonnet per un totale di oltre 22.000 metri quadrati di superficie, si pone non solo come tassello urbano fondamentale per la riconnessione dell’edificio con le aree pubbliche di queste nuove realtà ma anche come nuovo simbolo iconico e centralissimo di un percorso architettonico e urbanistico che valorizza l’esistente.
L'intervento prevede la rigenerazione integrale dell’edificio a torre esistente di 21 piani, progettato alla fine degli anni Cinquanta da Francesco Diomede, Giuseppe e Carlo Rusconi, e la realizzazione di un nuovo edificio di oltre 4.000 metri quadrati, il Podium, che ospiterà funzioni commerciali e terziarie disegnando una nuova piazza aperta direttamente connessa a Corso Como e al quartiere di Porta Nuova.
“La nostra intenzione è di restituire all’edificio il suo ruolo di landmark locale e, al tempo stesso, creare un ambiente interno flessibile e contemporaneo che favorisca le attività lavorative moderne.” È questa l’essenza del progetto di Lee Polisano, Founding Partner e Presidente di PLP Architecture che ha avuto da COIMA l’incarico di portare a nuova vita questo angolo della città. “Il Podium dà un contributo fondamentale in termini di placemaking per la riconfigurazione degli spazi. Costituisce una porta d’accesso alla Torre e il suo profilo dinamico è pensato per catturare l’attenzione dei passanti in Corso Como.”
Ad attirare lo sguardo dei passanti sarà la Torre, oggi interamente ripensata nei suoi elementi costitutivi: il grigio e la pesantezza del cemento saranno sostituiti con pannelli in vetro che ne alleggeriranno la linea e cambieranno i colori dell’intera zona, riflettendo l’azzurro del cielo e regalando a chi la vivrà la leggerezza della luce naturale. Anche le linee muteranno: troveranno spazio sfaccettature che esalteranno la verticalità della struttura e verrà aggiunta una terrazza dalla quale si potrà accarezzare Milano con lo sguardo. Ai suoi piedi il Podium, ideale porta d’accesso alla Torre, sarà luogo di passaggio e di incontro. Costruito ex novo, i suoi quattro piani di acciaio e legno lamellare racconteranno la continuità di questo edificio con l’area urbana in cui si inserisce – moderna, attenta alle esigenze delle persone, tecnologica e green.
L’intervento è stato concepito come progetto pilota per l’infrastruttura tecnologica, con un'attenzione in più per quanto riguarda la digitalizzazione nell’uso e nella gestione operativa. In particolare, attraverso dispositivi Internet of Things (IoT), gli edifici saranno dotati di tecnologie smart building con i più avanzati sistemi di comunicazione che permetteranno l’accesso e il monitoraggio dei servizi da remoto.
Un altro aspetto importante è la sostenibilità: Coima, infatti, ha avviato per proseguire il proprio contributo all’innovazione della città la certificazione del complesso secondo l’International WELL Building Certificate. Il WELL Building Standard valuta il modo in cui il design, i servizi e i comportamenti all’interno degli edifici influiscono positivamente sulla salute delle persone in base ai criteri di benessere psicofisico, comfort, movimento, qualità della luce, dell’alimentazione, dell’acqua e dell’aria.
Inoltre, la sostenibilità ambientale degli edifici sarà garantita dallo standard internazionale Nearly Zero Energy Building. Il sistema fotovoltaico scelto per le strutture, l’utilizzo di energia geotermica, che coprirà oltre il 65% del fabbisogno annuale e le facciate ad alte prestazioni con dispositivi automatici di schermatura solare, consentiranno altissime prestazioni energetiche e massime riduzioni di emissioni CO2.
I criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi garantiti dal protocollo Cradle-to-Cradle, assieme alle elevate prestazioni previste grazie al risparmio energetico e idrico, giustificheranno la certificazione LEED Gold (Leadership of Energy and Environmental Design) degli edifici.
La riqualificazione del complesso prevede la fine lavori entro il 2020.