Lo studio fiorentino Claudio Nardi Architects ha vinto il concorso internazionale di progettazione “New Urban Centre of Veliko Tarnovo” indetto dalla città bulgara per la realizzazione di un masterplan per il nuovo centro cittadino e di un centro espositivo nell’area della vecchia scuola militare, da anni in stato di abbandono.
La città, un tempo capitale della Bulgaria, si estende su una serie di colline affacciate su fiume Jantra, una posizione paesaggistica privilegiata e di grande fascino che il masterplan, di circa 190 mila metri quadrati, interpreta coniugando architettura contemporanea e ambiente naturale in un continuo rapporto con la città storica.
Lo studio, data la notevole superficie edificabile e l'assenza di limiti di altezza, ha immaginato una serie di strutture a sviluppo verticale degradanti verso la valle, ispirate alle città turrite come San Gimignano.
Gli edifici saranno in gran parte liberi al piano terra (su pilotis) per permettere la connessione naturale, visiva ed effettiva tra tutte le aree verdi come un parco senza soluzione di continuità, con spazi di sosta e di relazione mentre il sistema di funzioni sarà vario e articolato e comprenderà, in diverse percentuali, residenziale, commerciale, ricettivo, direzionale, istruzione, sport e cultura.
Il punto di riferimento del progetto sarà, oltre ad una decisa attenzione ai coefficienti di illuminazione e ventilazione naturali, il design articolato e non monolitico delle sagome degli edifici, con terrazzamenti, variazioni di livello, uso di materiali naturali contemporanei ma derivati dalla tradizione come vetro, pietra, intonaco e legno.
Tutto sarà connesso e abbracciato dalle linee ondulate del parco, la viabilità carrabile e i parcheggi saranno situati principalmente nel livello seminterrato lasciando così la superficie esterna a esclusivo uso pedonale e ciclabile: una soluzione che darà vita a una serie di corridoi visivi che permetteranno a residenti e visitatori di apprezzare la città vecchia da più punti di vista.
I nuovi edifici, che si innalzeranno fino a un massimo di 13 piani, avranno tetti verdi, giardini pensili e terrazze fiancheggiate da alberi.
Fulcro del progetto sarà il nuovo centro espositivo che, con la sua forma sinuosa e vagamente ovale, si proietterà verso la città vecchia e verso l'alto, dato il forte dislivello che caratterizza il lotto.
Al piano terra ospiterà, oltre all'ingresso e la hall, le funzioni di caffetteria, guardaroba,
libreria, sicurezza, sala espositiva, servizi, uffici, magazzini e impianti, mentre il primo piano consisterà in un corpo parzialmente sporgente verso l'esterno dove troveranno posto le funzioni principali come la sala da 1.200 posti e le funzioni connesse.
L'involucro esterno sarà costituito da una rete di brise-soleil in legno verticale alti e densi che enfatizzeranno la rotondità dell'edificio creando uniformità di percezione tra le superfici trasparenti e le superfici opache ed esaltando le variazioni cromatiche e di luce durante le varie ore del giorno e durante la notte.
L'anfiteatro esterno sarà scavato naturalmente nel pendio della collina e sarà in asse visivo con il Monumento e la Galleria d'Arte Statale oltre il fiume.
Crediti fotografici: Claudio Nardi Architects