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8 ottobre 2019

Bari si candida a ospitare il primo festival biennale di architettura

Il tema scelto, "Margini, confini, frontiere", rimanda esplicitamente all'esigenza di superare i perimetri esistenti (geografici, culturali, sociali e disciplinari) per promuovere un nuovo modo di fare architettura per tutti.
Nell'ambito del bando pubblicato dalla direzione generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del ministero per i Beni e le Attività culturali, è stata formalizzata la candidatura del Comune di Bari ad ospitare la prima edizione del Festival biennale di Architettura BiARCH - Bari international Archifestival, indagando il tema "Margini, confini, frontiere". 

Partendo dalla sua condizione di città proiettata sullo spazio adriatico-mediterraneo, Bari identifica il tema del margine come cifra distintiva del contemporaneo, proponendo un Festival laboratorio che sia in grado di coinvolgere il pubblico sugli aspetti di riflessione ma anche di attivazione legati alle sfide dell'architettura e della rigenerazione urbana. La formula scelta prevede lectio magistralis, conferenze e laboratori partecipativi di co-progettazione, performance sullo spazio pubblico, esperienze di riuso collettive, con al centro del programma il rapporto tra rigenerazione urbana e beni comuni, su cui la città di Bari sta conducendo un'esperienza significativa. BiARCH si propone cioè di tracciare un percorso aperto di riflessione transdisciplinare sul rapporto tra architettura e città, favorendo la contaminazione tra discipline, saperi e pratiche e promuovendo la piena attivazione culturale e civile attorno ad un evento pensato per essere policentrico e democratico.