Basf protagonista per l'isolamento termico delle facciate.
Concluso il primo monitoraggio a lungo termine del quartiere Brunk ristrutturato.
L’analisi ha incluso tutti gli aspetti su cui si basa il concetto di sostenibilità. Sono stati valutati, dati puramente tecnici, come la condizione degli edifici a distanza di circa un decennio dal termine dei lavori di ristrutturazione, i consumi energetici per il riscaldamento e l’impatto ambientale delle costruzioni ed è stato verificato inoltre, attraverso un sondaggio diretto, anche il benessere abitativo dei residenti. Lo studio è il primo nel suo genere ad adottare questo tipo di analisi integrata.
I risultati dell’analisi hanno dimostrato che gli interventi di miglioramento energetico effettuati sugli edifici esistenti e su quelli nuovi, si sono ripagati in un breve periodo di tempo e hanno avuto un impatto finanziario considerevole grazie al risparmio energetico per il riscaldamento. La conseguente riduzione delle emissioni di CO2 è è altrettanto importante. Lo studio ha rilevato che l’80-90 percento dei residenti, oggi, si ritiene soddisfatto o molto soddisfatto dell'ambiente in cui vive. Gli intervistati hanno una visione eccezionalmente positiva della qualità climatica delle proprie abitazioni. Tale qualità è in gran parte apportata dall’isolamento termico. Il sistema a cappotto (ETICS, External thermal insulation composite systems) realizzato con Neopor, l'innovativo materiale isolante in polistirene espandibile con grafite di BASF, ha garantito altissime prestazioni isolanti e continua ad avere eccellenti performance anche dopo oltre dieci anni dall’installazione.
Lo studio dimostra inoltre, quali sono stati i benefici micro e macroeconomici a lungo termine in ambito immobiliare della ristrutturazione. In particolare, è stato confermato che, se la pianificazione è effettuata in modo corretto, l’efficienza energetica, la qualità dell’urbanistica, il confort ambientale e l’efficienza economica si integrano a vicenda perfettamente. ʺCon il quartiere Brunck, abbiamo sperimentato molti concetti che dieci anni fa erano assolutamente nuovi, l'idea di ristrutturare un intero quartiere che a quel tempo non era vecchio e il tipo di ristrutturazione, finalizzata al risparmio energetico.
L’università HAWK - Hochschule für angewandte Wissenschaft und Kunst - di Hannover con il prof. Schlegel, ha svolto una valutazione socio-culturale dell’intervento, includendo un'analisi dei benefici della ristrutturazione sul comportamento dei residenti e sulla qualità delle condizioni abitative percepite dagli stessi. Il sondaggio che ha coinvolto 187 persone, ha evidenziato che circa 80 percento degli intervistati è soddisfatto della qualità climatica delle proprie case ristrutturate e solo il 7 percento si sente a disagio. È stato riscontrato inoltre che, relativamente al confort abitativo, le aspettative dei residenti sono aumentate proporzionale all’efficienza energetica degli edifici.
Il quartiere Brunck di Ludwigshafen fu costruito negli anni Trenta dalla società Badische Anilin- und Sodafabrik, predecessore dell’attuale BASF SE di Ludwigshafen, per fornire alloggi ai propri dipendenti. In seguito ai gravi danni subiti durante la seconda guerra mondiale, il quartiere Brunck è stato ricostruito negli anni Cinquanta, oggi conta un totale di circa 500 abitazioni. Nel 1996, LUWOGE, BASF, la città di Ludwigshafen e lo stato federale Renania-Palatinato hanno congiuntamente sviluppato, per il quartiere Brunck, un piano di ristrutturazione integrale. Le abitazioni esistenti sono state ristrutturate ed ampliate con l'aggiunta di nuovi edifici. Il piano comprendeva nuovi edifici di classe A, B e C e delle abitazioni in classe A (3-liter-haus), le prime in Germania, ottenute dalla ristrutturazione di vecchi alloggi. Gli interventi eseguiti prevedevano l’isolamento termico della facciata con Neopor, che a quel tempo era appena stato commercializzato.