Parigi è una delle prime città al mondo che ha elaborato un piano urbanistico bioclimatico.
Il Piano, che fa riferimento agli obiettivi della COP21 e al Piano Clima Energia, e sarà in vigore dal 2024, punta a trasformare la città carbon neutral entro il 2050, rispondendo sia all’emergenza ambientale, sia a quella sociale.
In linea con il Piano strategico di Parigi, il bando di concorso Empreintes, lanciato da Paris La Défense per il sito di Ségoffin, aveva come obiettivo la realizzazione di un complesso urbano con destinazione d’uso mista, a basse emissioni di carbonio.
Synapses, il progetto vincitore, firmato da Atelier(s) Alfonso Femia, Pitch Immo e GA Smart Building, applica un modello innovativo, declinando i diversi aspetti della sostenibilità in connessioni funzionali organiche all’oggetto architettonico e al suo contesto.
Il progetto
Obiettivo del progetto messo a punto da Atelier(s) Alfonso Femia è alzare la soglia a RE2028, attraverso una strategia ambientale e low carbon elaborata da Elioth (gruppo Egis), società di alto profilo nel settore della progettazione bioclimatica.
Le due torri l’una di 45, l’altra di 40 metri ospiteranno un programma di co-living promosso dal gruppo Colonies. Le torri poggiano su un basamento composto da due piani fuori terra che ospita spazi comuni e locali per il ricovero biciclette propri del co-living; spazi polifunzionali aperti agli abitanti delle torri e al quartiere; verso la nuova piazza Sègoffin,(quella di maggiore dimensione), si affacciano un ristorante e una palestra. Sulla piazzetta Serpentine, al lato opposto, una caffetteria che svolge anche il ruolo di conciergerie di quartiere. Spazi multifunzione, un supermercato di quartiere e l’accesso agli spazi comuni delle residenze co-living prospettano sul giardino.
Il progetto individua obiettivi specifici coerenti con la finalità generale:
- dilatare gli spazi pubblici per creare un dialogo con il volume costruito;
- aprire il piano terra ai flussi esistenti e trasformarlo in un percorso catalizzatore di nuove dinamiche urbane;
- attribuire al verde un ruolo progettuale specifico e prioritario, collaborante con la realizzazione
di spazi abitativi di qualità
- agevolare e rendere confortevoli i percorsi ciclo-pedonali;
- innestare i nuovi volumi in una logica dimensionale e compositiva armonica al contesto, garantendo un attraversamento visivo trasversale nord/sud e un allineamento a est che permetterà di ampliare, non solo visivamente, lo spazio pubblico.
- ancorare il progetto al suo contesto, sia nella direzione di rue Serpentines, sia verso l’incrocio Segoffin.
Le “cinque sostenibilità di Synapses”: se il bando è particolarmente focalizzato sul tema energetico, coerente con l’obiettivo carbon neutral, Atelier(s) Alfonso Femia si è posto un traguardo ancora più ambizioso, quello di dare una risposta progettuale in chiave di sostenibilità energetica, ambientale, urbana, sociale, relazionale.