È la cordata guidata dallo studio genovese, con Principioattivo Architecture Group, Tekser, Redesco Progetti e For Engineering Architecture, a vincere il concorso per la riqualificazione e il recupero della sede storica della Zecca italiana situata nel quartiere Esquilino di Roma.
Il progetto di riqualificazione prevede la nascita di un polo culturale destinato alla valorizzazione museale delle risorse artistiche del patrimonio nazionale numismatico e una sezione di archeologia industriale, la nascita di un incubatore per la promozione dei “mestieri d’arte” e il consolidamento della Scuola dell’Arte della Medaglia, attiva nell’edificio sin dall’inaugurazione avvenuta nel 1911.
Il complesso edilizio ospiterà un polo culturale multifunzionale unico nel suo genere, con l’ambizioso obiettivo di contribuire ad accrescere la qualità del contesto cittadino e sociale dello storico Rione Esquilino
Il progetto selezionato combina tradizione e innovazione attraverso il restauro in chiave contemporanea dell’edificio, conservando il carattere industriale degli ambienti.
I secondi e i terzi classificati del concorso internazionale, bandito a marzo dello scorso anno, sono rispettivamente il raggruppamento guidato dai due studi fiorentini Guicciardini & Magni Architetti e Natalini Architetti con la specialista del restauro Elisabetta Fabbri, lo studio Microscape e l'engineering Sertec e la cordata italo-tedesca composta dallo studio berlinese Kuehn Malvezzi Associates e lo studio Wenzel + Wenzel di Karlsruhe con lo studio Insula Architettura e Ingegneria di Roma.
Crediti fotografici: Atelier(s) Alfonso Femia (AF157)