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23 marzo 2018

ASSOBIM ALL’EVENTO DI BUILDING SMART ITALIA

Assobim all’evento di Building Smart Italia “Il Bim nei lavori pubblici: punti di partenza e nuove prospettive”
Si è tenuto, venerdì 9 marzo 2018 presso l’aula Rogers del Politecnico di Milano, alla presenza di un folto pubblico, un evento organizzato da Building Smart Italia incentrato sul tema dell’obbligatorietà del BIM nel comparto dei lavori pubblici e sui cambiamenti attesi.
Molti gli intervenuti all’evento che ha avuto come tema centrale l’importanza delle istituzioni pubbliche e private votate al tema del BIM nell’operazione di diffusione della tematica della digitalizzazione per un settore come quello delle costruzioni e delle infrastrutture che seppur complesso e di forte impatto per l’economia nazionale ancora risente di ritardi considerevoli nel processo di innovazione ed evoluzione.

Assobim ha collaborato con Building Smart Italia, Politecnico di Milano e UNI alla realizzazione dell’incontro. Adriano Castagnone - Presidente di Assobim – nel suo intervento ha sottolineato come sia fondamentale l’apporto di tutti gli stakeholder del settore per una diffusione capillare della tematica della digitalizzazione. 
La pubblicazione del decreto che rende obbligatorio il BIM per le opere pubbliche apre nuovi scenari in cui la collaborazione tra le associazioni del settore, in particolare Building Smart ed Assobim, è quanto mai auspicabile. 

“Come Assobim siamo consapevoli delle oggettive difficoltà che il cambiamento per l’introduzione del BIM pone in un sistema consolidato e tradizionale come quello dell’edilizia e delle infrastrutture, – ha sottolineato Adriano Castagnone, Presidente di Assobim – ma siamo anche più che certi che affinché il processo evolutivo richiesto dal BIM abbia successo, è necessaria una fase di transizione in cui elaborare nuove modalità operative ed affinare gli strumenti, attività che costituiscono la mission di Assobim. Il BIM presuppone l’interoperabilità tra i sistemi, ma affinché il processo abbia successo è necessario prima di tutto l’interoperabilità tra le persone.”